Casal di Principe. Summer School, il giornalismo investigativo al tempo del Califfo
Si sta svolgendo in questi giorni l’evento, ormai consolidato, dove giornalisti e istituzioni si confrontano su temi, argomenti molto forti e interessanti, con la presenza di numerose autorità che nel corso della 3 giorni illustrano le proprie esperienze maturate nei diversi ambiti, oggetto dell’incontro.
La Summer School è stata promossa dall’Ucsi di Caserta insieme con Agrorinasce, Agenzia pubblica per la legalità, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Campania con il patrocinio della Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), il sindacato dei giornalisti italiani; e della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), oltre che dei comuni di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, San Marcellino, Santa Maria La Fossa, Villa Literno. Il tema di quest’anno è “giornalismo investigativo al tempo del Califfo. Terrorismo islamico in Italia e in Europa”.
Tra i relatori il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti; il Questore della Camera e magistrato in aspettativa esperto di terrorismo islamico, Stefano Dambruoso; il direttore del Centro studi americani, Paolo Messa; l’inviato di guerra del Tg2, Valerio Cataldi; il Dirigente della Divisione Investigativa della Polizia postale, Carlo Solimene; l’analista Osint Leonardo Reitano.
Presenti ieri pomeriggio all’avvio dei lavori diverse illustri personalità, in primis il presidente dell’ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli, che ha presediuto ai lavori, il noto giornalista Luigi Ferraiuolo, il sottosegretario alla cultura l’on Antimo Cesaro, la senatrice Rosaria Capacchione, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, il consigliere dell’orine nonchè referente del sindacato unitario giornalisti della Campania, SUGC, Laura Viggiano, i vertici delle forze dell’ordine, quali il tenente Simone Calabrò della Compagnia carabinieri di Casal di Principe, il capitano Danilo Toma della Guardia di finanza di Aversa, il dirigente Luigi Graziano del Commissariato di polizia di Stato di Aversa.
“La partecipazione al corso è stata gratuita ed è riservata a giornalisti e comunicatori italiani e stranieri ha spiegato il direttore della Summer School, Luigi Ferraiuolo. A dieci giovani giornalisti disoccupati la Summer School offrirà altrettante borse di studio comprendenti l’ospitalità”. Ad aprire i lavori ieri Paolo Messa con una “lectio magistralis” presso teatro della legalità, a seguire Stefano Dambruoso e Hayder Maieed, regista e autore parlerà della sua esperienza presso la Tv araba “Al Jazeera”. Lezione inaugurale della Summer School UCSI, “Il giornalismo investigativo ai tempi del Califfo. Il terrorismo islamico in Italia e in Europa”, tema portante di una tre giorni che ha come obiettivo prioritario l’incontro fra i giornalisti e i maggiori esperti italiani di antiterrorismo e geopolitica. Casal di Principe è un luogo simbolo nella lotta alla criminalità organizzata ed è per questo che è stato scelto dagli organizzatori: l’incontro sarà occasione per riflettere anche sul ruolo della cultura contro vecchi e nuovi “fondamentalismi”.
Perché la comprensione interculturale genera comunità più coese e quindi anche più consapevoli, aperte, tolleranti. Il sottosegretario alla cultura Antimo Cesaro, nel suo intervento ha fatto presente che: “Oggi che l’Europa sta pagando un prezzo altissimo nella recrudescenza della violenza terroristica, dobbiamo puntare sulla cultura come strumento di inclusione sociale. In un mondo sempre più interconnesso e che sempre più si sta configurando come “villaggio globale”, la partecipazione ai processi di produzione e fruizione della cultura è condizione necessaria per assicurare la coesione di gruppi e comunità di persone.La sfida è oggi quella di costruire più ponti che barriere: come ci ha spiegato bene Umberto Eco, da questo punto di vista un affresco può fare molto di più che un muro. Ancora una volta, dunque, vogliamo partire dal territorio – inteso come luogo in cui l’identità collettiva si manifesta – e dai giovani, in particolare.”
Messa ha approfondito la questione sul rapporto tra “I mass media e il terrorismo islamico”, tracciando un profilo dettagliato dell’Isis, l’autoproclamato Stato Islamico. «Si tratta di un gruppo jihadista salafita, che, nel giugno 2014, ha unilateralmente proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo, in una fascia di territorio compresa tra la Siria nord-orientale e l’Iraq occidentale».
Stefano Dambruoso, magistrato in aspettativa, deputato e Questore della Camera; ha illustrato come si è passati dalle prime indagini antiterrorismo, dell’11 settembre all’evoluzione della legislazione italiana, inoltre vi è differenza tra Al Qaeda e Isis, in quanto la prima era strutturata in maniera gerarchica, per cui una volta individuata una cellula, si poteva poi arrivare al capo. Differente è il discorso della composizione organizzativa dell’ISIS che è suddivisa in cellule non sempre ricollegabili tra loro. Per fortuna in Italia esiste una legislazione all’avanguardia.
Christian de Angelis