Caserta. I lavoratori del Bacino di Crisi esclusi per i sussidi
Spiegateci come si può tagliare fuori dai sussidi Caserta? Come si può parlare di G7? Dateci una spiegazione, ora servono i gesti, ma soprattutto i fatti per fateci capire la situazione, ma soprattutto la strada che si vuole far prendere a questa Provincia. Il lavoro è destinato a scomparire. Tutta la provincia di Caserta vive in uno stato di abbandono economico e politico. Per giunta il Governo taglia fuori dai Sussidi la nostra provincia, una area che oggi consideriamo la più depressa d’ Italia e soprattutto crea discriminazione tra lavoratori della stessa azienda.
Nonostante un incontro importante con il sottosegretario Biondelli che dava speranze per noi lavoratori. La risposta che ci è stata data sarà unicamente la vetrina del G7 nella Reggia di Caserta. Vergogna!
Tutti dormono, chi spiegherà le DISCRIMINANTI decisioni ai lavoratori del Ministro Poletti? Il pacchetto annunciato dal governo, è stato spiegato al tavolo, entrerà nel decreto correttivo del Jobs act che approderà nella stanza del Consiglio dei ministri al massimo entro il 16 settembre. A renderlo noto è stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine dell’incontro. Nel dettaglio Poletti ha chiarito che per i lavoratori delle aree di crisi industriale COMPLESSA verranno stanziati 235 milioni di euro. Ad essere interessati sono i lavoratori di nove zone: Gela, Piombino, Livorno, Rieti, Termini Imerese, Trieste, Taranto e le aree di Ascoli Piceno e Molise. La domanda sorge spontanea ora: Caro De Luca, ma soprattutto caro Poletti, ma in Campania allora il lavoro esiste? qui non c’è nessuna area di crisi?
La domanda la facciamo anche ai sapientoni dirigenti della politica che con la loro bocca piena di magiche parole, stanno distruggendo la nostra povera regione Campania. Noi lavoratori del Bacino di Crisi – Caserta siamo davvero stupefatti si parla di piani, di progetti supportati dalla mobilità Ora altre forme di sussidio al momento non trovano fondamento. Assurdità della politica italiana. Noi siamo nauseati si deve garantire a tutti noi lavoratori del Bacino di Crisi – Caserta la mobilità anche RETROATTIVA (tanti da circa due anni senza sussidio), includendoci poi nel 2017 in progetti di ricollocazione.
Oggi, abbassata l’asticella, in un mondo in cui determinante è “sopravvivere”, e inizia ad essere chiaro che i problemi di almeno tre generazioni sono strutturali. Al presidente del Consiglio, ad un presidente della Regione chiediamo di alzare il sedere e di scendere in campo, ci disgusta il teatro della demagogia, vogliamo i fatti. Per risolvere certi problemi ci vuole realismo nel leggere il presente e una certa visionarietà per costruire il futuro. Noi vogliamo ancora credere nella speranza perché è previsto per la messa a punto un ulteriore incontro (NAZIONALE) per giorno 16/17 settembre, noi vogliamo ancora credere nell’impegno di tutta la classe dirigente della provincia di Caserta, della regione Campania.
Lavoratori Bacino di Crisi – Caserta