Cesa. Il duro affondo di Cesa C’è: “No al forno crematorio in città”
Un vero e proprio polverone si è sollevato a Cesa dopo che il gruppo di opposizione “Cesa C’è” ha diffuso sui social la notizia dell’avvio dell’iter per la costruzione di un impianto per la cremazione nella zona in cui sorge il cimitero di Cesa, in un’area densamente abitata.
Il forno crematorio è subito diventato argomento di dibattito e fonte di preoccupazione per i cittadini. C’è chi ha gridato al falso allarme lanciato per suscitare clamore e chi invece ritiene che l’anticipazione del gruppo civico di opposizione sia più che fondata. Sulla delicata questione è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Pino Sarpo, portavoce del Comitato “Uniamoci per Cesa” che ha appoggiato l’avv. Enzo Guida in campagna elettorale ed è parte attiva della maggioranza politica che lo sostiene. “Ufficialmente non so nulla ma ufficiosamente ho appreso anche io la notizia, ieri sera, durante un vertice di maggioranza. Il Comitato di cui sono portavoce e di cui è espressione il vicesindaco Ginotto De Angelis, è assolutamente contrario alla costruzione di un impianto di questo tipo in un’area così popolata e con le conseguenze che tutti noi possiamo facilmente immaginare”, ha dichiarato l’esperto Sarpo. Sulla nostra stessa linea sono anche l’assessore al Bilancio, dott.ssa Filomena Di Santo e l’assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Giusy Guarino”.
“Trovo inoltre quantomeno singolare, ha rincarato la dose il portavoce di “Uniamoci per Cesa”, che proprio nel momento in cui si parla di tutela delle alberate aversane e di una particolare attenzione per l’ambiente, ci si orienti ad ospitare sul nostro territorio comunale un impianto del genere, il cui impatto ambientale non può essere assolutamente trascurato. La nostra posizione, mi preme ribadirlo ancora una volta, è di ferma contrarietà alla costruzione del forno crematorio.
“Uniamoci per Cesa”