Denunciò camorra, Tar gli dà torto: non può aprire pompa benzina
Il Tar della Campania ha respinto oggi la richiesta avanzata dai legali di Luigi Gallo di immediata sospensione del provvedimento assunto da Anas: Gallo dunque non può riprendere i lavori di allestimento dell’impianto di erogazione di carburanti, a meno che il tribunale decida diversamente quando entrerà nel merito.
La vicenda di Gallo è nota alle cronache perchè l’uomo ha denunciato la camorra e i suoi estorsori, le sue dichiarazioni hanno portato all’arresto di 13 persone, tra cui l’ex sottosegretario Nicola Cosentino e due suoi fratelli, è stato riconosciuto come vittima dal Fondo per gli usurati che gli aveva assegnato oltre 400 mila euro ma, a causa di un contenzioso con l’Anas, quei soldi gli sono stati recentemente revocati: sono scaduti i 12 mesi per il loro utilizzo.
“Ringrazio i miei legali, continuo ad avere fiducia nelle istituzioni ma a Napoli ci sono dei poteri forti”, commenta Gallo. Un appello al presidente di Anas “per una assunzione di responsabilità” arriva dal deputato Pd Davide Mattiello.
(ANSA)