(FOTO) Successo per il convegno “Un futuro antico per Aversa”

Grande successo per l’incontro dal titolo “Un futuro antico per Aversa – Aversa prima di Aversa” tenutosi presso Piazzetta Don Diana, nell’Aula ex refettorio convento di San Francesco.

img_6123Saluti istituzionali e delle associazioni organizzatrici tra cui Arch. Enrico De Cristoforo Sindaco di Aversa, S.E. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, Prof. Jolanda Capriglione, Presidente Centro UNESCO Caserta, Arch. Giancarlo Pignataro, Presidente Italia Nostra Caserta, Arch. Francesco Di Cecio, Presidente Archeoclub Campania, Prof. Annamaria Petrillo, Presidente Rotary Club Aversa Terra Normanna, Prof. Giuliana Andreozzi, Presidente Lions Aversa Città Normanna. L’introduzione è stata resa dall’Arch. Salvino Arturo Pozzi, Italia Nostra. Relatori: dott. Antonio Salerno (Soprintendenza Beni Archeologici): Gli archivi del tempo profondo dott. Luigia Melillo (Museo Archeologico Nazionale): Prima di Rainulfo. Gli scavi nell’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum. Con questo primo convegno, patrocinato dal Comune di Aversa, si vuole presentare alla cittadinanza alcuni dei risultati delle ricerche archeologiche già effettuate nel nostro territorio e sulle eventuali altre da programmare.

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L’Agro Aversano è stato da sempre un territorio ricco di ritrovamenti di reperti appartenenti a varie epoche, dalla Preistoria fino al Basso Medioevo. Non sempre però questi oggetti, preziosi per una ricostruzione puntuale della nostra storia, sono stati catalogati e conservati dagli Enti statali preposti. L’evento patrocinato dal Centro Unesco Caserta, Italia Nostra, Archeoclub Campania, Rotary Club Aversa Terra Normanna, Lions Aversa Città Normanna e voluto dal noto architetto Arturo Salvino Pozzi che ha detto durante l’evento: “Con questo primo incontro di “Un futuro antico per Aversa”, realizzato grazie al lavoro di cinque associazioni (Centro Unesco, Italia Nostra, Rotary, Lions, Archeoclub), e con l’adesione di ben altre 12, vuole rappresentare solo l’inizio di una partecipata discussione ad un tema mai pubblicamente affrontato nella nostra città.Un argomento, quello dell’archeologia(lo definiamo tale solo per necessità di sintesi), che potrebbe essere considerato minore da una politica impegnata da emergenze e da questioni forse ben più rilevanti. E’ proprio attraverso la conoscenza della storia di una comunità e di un suo racconto che si costruiscono nuove e più sane identità e si pongono le basi per una civiltà che la nostra gente ancora merita.Il racconto di una storia, quella di Aversa e del suo territorio,  necessita di un riordino e in gran parte di una riscrittura, mediante lo studio di preziosi reperti dissepolti negli anni e con ulteriori scavi ancora da programmare. La questione non è semplice se consideriamo quale sia stata negli anni l’azione rapace degli scavi di frodo nelle nostre campagne e del fiorente mercato d’arte clandestino.Solo pochissimi oggetti riportati alla luce nel nostro territorio sono ora esposti nei musei o catalogati dagli enti pubblici preposti: ricordiamo qui il caso del pregevole corredo tombale ritrovato durante la costruzione della ferrovia di Aversa ed ora in mostra presso il museo dell’antica Atella. Monili, vasellame, oggetti vari o solo semplici frammenti, rappresentano tasselli unici tali da poter ricomporre storia e storie di un così sconosciuto e al contempo fascinoso territorio che crescendo sempre più, richiede, ora più che mai,  la necessità di ridare forza alle proprie radici e donare nuova dignità ai suoi abitanti.

Christian de Angelis

Redazione

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