Guardia di Finanza, celebrato “San Matteo”, santo patrono del corpo
La Guardia di Finanza ha festeggiato oggi San Matteo Apostolo ed Evangelista, Santo Patrono delle Fiamme Gialle. Le celebrazioni sono iniziate questa mattina con la deposizione da parte del Comandante Generale, Gen. C.A. Giorgio Toschi, di una corona di alloro in onore delle Vittime del Dovere e dei Caduti presso il Sacrario della caserma “Gen. B. Sante Laria”, in Piazza Armellini a Roma. A seguire, nel Salone d’Onore della stessa caserma, l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Reverendissima Monsignor Santo Marcianò, ha officiato la cerimonia religiosa, alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle Finanze, On. Enrico Zanetti, del Comandante Generale e di altre Autorità civili, militari e religiose. Successivamente ha avuto luogo la presentazione del dipinto “San Matteo e l’Angelo”.
L’opera, raffigurante il Santo mentre manoscrive i primi passi del proprio Vangelo guidato da una figura celeste, è stata realizzata dal pittore Girolamo Muziano nella seconda metà del XVI secolo ed è nota per aver ispirato Michelangelo Merisi, detto “il Caravaggio”, durante la realizzazione dei capolavori della Cappella Contarelli nel XVII secolo nella chiesa di San Luigi dei Francesi in Roma. Il dipinto torna ora al suo posto presso la prestigiosa Sala “San Matteo” della caserma “Piave”, sede del Comando Generale del Corpo in Viale XXI Aprile, dopo aver subito un delicato intervento di restauro, durato più di un anno, da parte del personale del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici del Polo Museale Romano, guidato dal direttore scientifico, dott. Andrea De Marchi. San Matteo è stato dichiarato Santo Patrono della Guardia di Finanza nel 1934 dal Cardinale Eugenio Pacelli, il futuro Papa Pio XII, con l’auspicio che tutti i Finanzieri potessero, a partire dal suo esempio, unire l’esercizio puntuale del dovere nei confronti dello Stato alla fedele sequela di Cristo.