“InStyle 2016”, Cesa C’è risponde alla consigliera Alma: “Vittimismo ingiustificato”

Come sempre Cesa C’è opera nell’interesse comune e tende a rendere pubblico tutto ciò che accade nella gestione della casa di tutti i cittadini, ovverosia il Comune. Comune che attualmente è gestito da alcuni amministratori che, a giudicare dalle risposte date, sembra vogliano essere esenti da critiche e controlli. Ma le regole valgono per tutti, soprattutto per chi ha il compito di amministrare.

Già con le altre interrogazioni presentate nei mesi addietro, abbiamo dimostrato carte alla mano in consiglio comunale, la fondatezza e la veridicità dei nostri quesiti, posti sempre nel rispetto del regolamento e del civico consesso. Nel caso dell’evento “InStyle2016” tenutosi a Cesa in Piazza De Michele il 03 Settembre 2016, non abbiamo fatto altro che chiedere informazioni in Comune sulle sponsorizzazioni ricevute. Non abbiamo né accusato né infangato nessuno. Abbiamo inoltre chiaramente evidenziato e sinceramente elogiato il lavoro dei giovani che hanno messo braccia, mente e cuore nell’organizzazione della sfilata.

img_6123Cesa C’è è un gruppo per gran parte composto da giovani, alcuni dei quali con alle spalle decine di eventi pubblici organizzati. Pensare poi che il successo dell’evento possa dare fastidio a chi, come noi, vive e pratica il paese e le sue piazze, oltre ad essere sbagliato, è anche a dir poco ridicolo. E’ inoltre un maldestro tentativo di deviare l’attenzione e la discussione su binari che sono lontanissimi da noi. Le polemiche di tipo personalistico non ci interessano. Come gruppo politico abbiamo chiesto la verifica dell’osservanza dell’apposito Regolamento comunale in materia di sponsorizzazioni che vale per tutti gli eventi che rientrano nelle tipologie previste e dettagliatamente disciplinate. Regole che valgono per tutti e che tutelano l’ente, gli organizzatori e gli sponsor con chiare prescrizioni in materia di avvisi pubblici, delibere di giunta, trattative private e contratti. Nessuna lesa maestà o macchina del fango. Alle repliche scomposte e fuorvianti, controreplichiamo con la solarità degli atti, corretti da un punto di vista formale e nel pieno diritto di un gruppo che siede legittimamente in Consiglio Comunale. La richiesta di chiarezza non è offesa ma rispetto, di tutti.

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Redazione

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