La Polizia e la Guardia di Finanza arrestano scafista
Nel primo pomeriggio di sabato 3 settembre scorso è attraccata, al porto di Vibo Marina, la nave “PHOENIX” con a bordo 418 migranti di varie etnie provenienti da precedenti operazioni di salvataggio in mare. Sull’imbarcazione erano presenti 39 minori non accompagnati.
Le attività di sbarco e le conseguenti operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento dei migranti hanno avuto inizio immediatamente dopo quelle di rifocillamento e sottoposizione a screening sanitario degli stessi. Il tutto si sta svolgendo, ancora in queste ore, presso due capannoni industriali in Porto Salvo, adeguatamente adibiti allo scopo.
Nella circostanza, nell’immediatezza dello sbarco, una task force di polizia giudiziaria composta da personale della Squadra Mobile della Questura e del Reparto Operativo Aero Navale della Guardia di Finanza, ha avviato le consuete indagini volte a verificare l’eventuale presenza di scafisti a bordo del natante.
Raccogliendo precise e concordanti dichiarazioni, fornite da almeno tre testimoni con l’ausilio di mediatori culturali, il personale investigativo ha identificato un giovane cittadino senegalese quale scafista di un gommone con a bordo 134 migranti soccorsi in mare aperto nei giorni scorsi e poi trasferiti, nel corso delle operazioni di salvataggio, a bordo della Phoenix.
Il senegalese, che all’atto dello sbarco si era confuso tra i migranti e si era dichiarato minorenne, è stato sottoposto ad esame auxologico che ne ha accertato invece la maggiore età senza margine di dubbio. Pertanto, dopo gli ultimi approfondimenti investigativi condotti dai poliziotti e dai militari della Guardia di Finanza, l’extracomunitario è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto ed associato presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.