Napoli. Stop funicolare Chiaia, gli utenti: nessun mezzo alternativo e scarsa informazione
“Brutta sorpresa ieri sera per gli utenti del trasporto pubblico su ferro. Intorno alle ore 20:00 i dipendenti dell’impianto della funicolare di Chiaia hanno sbarrato l’accesso su via Cimarosa, affiggendo contestualmente un laconico avviso, dal quale si apprendeva semplicemente che il fermo era determinato da non meglio precisati motivi tecnici”. Lo afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari
“Un colpo inaspettato – continua Capodanno – in un’ora nella quale, a chiusura dei negozi, tantissime persone utilizzano l’importante impianto a fune, in un quartiere, peraltro, che, da quasi due mesi, già subisce le ripercussioni negative notevoli determinate dalla chiusura della funicolare Centrale per i lavori di revisione ventennale, che dureranno, purtroppo, trecento lunghissimi giorni”.
“Nessuna informazione hanno potuto ricevere i numerosi utenti, rimasti appiedati, sui motivi precisi e sulla durata del fermo nonché sulla possibile istituzione di mezzi alternativi di collegamento – puntualizza Capodanno -. Col passare dei minuti il numero di persone in attesa di sapere se l’impianto avrebbe ripreso a breve è aumentato, in uno al disappunto e alla conseguente protesta di quanti, a questo punto, non sapevano come poter far ritorno a casa”.
“E’ inaccettabile che accadano queste cose – stigmatizza Capodanno -. Certo può capitare un guasto tecnico, anche se bisognerebbe prevenirlo ma, in queste occasioni, occorre immediatamente mettere in campo interventi tesi a diminuire i disagi, istituendo mezzi alternativi, e non lasciando le persone per strada senza alcuna indicazione. Inoltre occorre un’informazione più puntuale, anche sul tipo di guasto e sui presumibili tempi per poter ripristinare la funzionalità dell’impianto. Non fosse altro che per il fatto che si tratta di persone, molte delle quali pagano un abbonamento per poter fruire del servizio. Ricordiamoci – conclude – inoltre che stiamo parlando di un servizio pubblico essenziale e di un impianto che trasporta mediamente, nei giorni feriali, circa 15mila passeggeri”.