Casale 1964. Sossio Aruta: “C’è un grande gruppo e straordinaria professionalità”‏

“Seconda categoria? Ma non scherziamo: qui c’è il vero professionismo”. Parola di Sossio Aruta, attaccante del Casale 1964, che dopo poche settimane di lavoro con il club di Casal di Principe si è già innamorato di questa nuova realtà sportiva costruita dal presidente-allenatore Enricomaria Natale.

Il ‘Re Leone’ di allenamenti e preparazioni nella propria carriera ne ha fatti tanti ma quello che sta vivendo in questi giorni lo ha sorpreso. Sicuramente in positivo: “Nulla viene fatto per caso. Tutti ad esempio ci alleniamo con le stesse tute e gli stessi completini e in queste categorie credetemi è veramente quasi impossibile vederlo. Sul campo di gioco c’è silenzio, si lavora con concentrazione e abnegazione. C’è disciplina e il merito va sicuramente all’allenatore Natale ma anche a tutto il suo staff che non fa mancare mai nulla e che dimostra di essere di categorie nettamente superiori. La strada per fare qualcosa di importante c’è, ora tocca a noi prepararci nel migliore dei modi per il via del campionato”.

Sossio Aruta parla anche della prima amichevole stagionale giocata con la Juniores dell’Albanova e del gruppo imbastito dalla società per affrontare un campionato duro e difficile come quello di Seconda categoria: “Ho avuto immediatamente ottime impressioni da parte di tutti. Ci sono ragazzi che sicuramente in futuro avranno la possibilità di giocare a livelli altissimi. Alcuni sono brevilinei e molto rapidi e sono veramente un lusso per questa categoria. Non conosco le squadre che faranno parte del nostro girone ma sono sicuro di una cosa: pochissimi avranno le qualità che abbiamo noi in squadra. In allenamento stiamo lavorando tanto e sono contento anche dell’intesa con il mio compagno di reparto Roger Ferraro. Quando troveremo la giusta condizione insieme costruiremo un tandem d’attacco da far invidia a tutti”. E quindi in chiusura un appello ai tifosi: “La gente di Casal di Principe deve avere fiducia in questo progetto e venire allo stadio ad incitarci. Magari anche per curiosità, per vedere chi scenderà in campo e poi starà a noi farmi emozionare per farvi ritornare. Ci faremo apprezzare con i risultati che di certo non mancheranno anche perché quando ci sarà da festeggiare vogliamo farlo con tutti coloro che ci sono stati vicini dal primo all’ultimo momento”.

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Redazione

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