Tragedia Tiziana Cantone, parla la zia: “Mia nipote uccisa dal web e dall’indifferenza di tanti”
«Se avete un pò di umanità lasciateci in pace, non fate come internet»: una zia di Tiziana Cantone parla con un filo di voce, come una preghiera.
Il calvario di Tiziana Cantone si è consumato tutto sul web, piazza mediatica senza confini che svela e scruta corpi e pensieri, provoca sofferenze e alimenta atroci accanimenti.
Un tempo c’erano le voci e le notizie al veleno sussurate nei vicoli e nelle piazze dei paesi, giravano e colpivano ma restavano circoscritte, nonostante tutto, e chi poteva scappava. «Al web non si sfugge», si sfoga un vicino di casa. Tiziana, nei suoi fragili 31 anni vissuti tra Mugnano e Casalnuovo, non ha avuto scampo: insultata e perseguitata in ogni angolo della sua vita, del lavoro e della coscienza. Il web, prima esaltato come simbolo di nuova libertà, è finito per diventare strumento di schiavitù. (clicca qui – continua a leggere)