(VIDEO) Aversa. Benedetta ne combina un’altra: caos in via Garibaldi
Ancora una volta dobbiamo parlare delle assurde peripezie commesse da Benedetta, la donna con la stampella, che da anni semina panico e paura al suo passaggio, per le eccessive reazioni, aggressioni immotivate, insulti, sputi e colpi inferti a tradimento su persone, bambini e auto.
Domenica mattina, Benedetta è stata protagonista anche alla manifestazione “Stranormanna”: con tanto di stampella colpendo 4 persone, tutti atleti, in via Costantinopoli. Tre di essi, tutti di Caivano, sono stati costretti a ricorrere alle cure sanitarie a mezzo ambulanza. Una persona anziana che partecipava alla manifestazione è caduta rovinosamente a terra (clicca qui – continua a leggere).
Stamani intorno alle 11:30, Benedetta, dopo aver fatto cadere con la stampella alcuni scolari presenti nei pressi dell’Arco dell’Annunziata, si è presentata in via Garibaldi, dopo aver sputato e minacciato i passanti. Si è seduta in terra, al centro della strada impedendo alle auto in transito di veicolare. Alcuni cittadini hanno cercato di farla alzare e lei ha reaggito minacciandoli con la stampella, poi sul posto il sindaco De Cristofaro e la Polizia Municipale.
La donna è stata disarmata, lasciando in terra la stampella e la borsa. Si è messa a correre verso la stazione ferroviaria, quindi molti hanno affermato se corre come mai usa la stampella, non le serve, forse è una scusa per portarla con sé come arma? La polizia municipale non può intervenire più di tanto in quanto non è loro competenza il trattamento sanitario: possono solo cercare di calmarla e impedire che qualcuno si faccia male. Ora il Sindaco, che ha assistito in prima persona, non può che prendere seri provvedimenti nei confronti di questa donna, in quanto mette in serio repentaglio la propria e altrui incolumità.
Il Sindaco è anche autorità sanitaria che può, anzi deve disporre un TSO (trattamento sanitario) attraverso il ricovero coatto di un soggetto gravemente pericoloso per la collettività, secondo la legge 36/1904 ” basato sul concetto di pericolosità per se e pe gli altri e /o pubblico scandalo, concetto maggiormente orientato verso la difesa sociale.
Il TSO viene dosposto dal primo cittadinoche è la massima Autorità sanitaria del comune e può essere eseguito sia in ambito ospedaliero che presso abitazione o altra sede idonea. La procedura inoltre prevede la convalida del provvedimento del sindaco da parte di un giudice tutelare di competenza”. Per cui ora la situazione, il provvedimento non è più rimandabile, vi è una assunzione di responsabilità in caso contrario.
Christian de Angelis