(VIDEO) Roma. Parla Maurizio, pestato in metro: “Mi ha aiutato solo mia madre”

Due balordi e tu che fai, ti avvicini e chiedi loro di spegnere la sigaretta? «Gli ho solo detto che non si poteva fumare dentro la metro, non pensavo fossero delinquenti. Poi ho visto che non ci si poteva ragionare e mi sono allontanato». Maurizio è steso in un letto del Policlinico Umberto I, gli fa male tutto, oggi sarà operato. Parla a malapena, piange. Con l’aiuto di Elena, la mamma, malmenata anche lei, ricostruisce il pestaggio di cui domenica è stato vittima.

La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida dei fermi dei due casertani protagonisti dell’aggressione a Maurizio Di Francescantonio, pestato a calci e pugni domenica scorsa, in un vagone della Metro B, per aver fatto notare ai due giovani il divieto di fumo all’interno del convoglio. Domani, secondo quanto si è appreso, sono previsti gli interrogatori di garanzia dei due indagati, i quali sono accusati di tentato omicidio. Vittima dell’aggressione, con lievi ferite, anche la madre di Maurizio. Il Comune si costituirà parte civile. La sindaca Raggi oggi è andata in ospedale a trovare Maurizio.

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Redazione

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