Aversa. Di Bello: “Lo sport è fondamentale per la crescita di una città”

Hanno fatto rumore le parole del Presidente dell’Aversa Normanna, Ing. Giovanni Spezzaferri, che dopo la sconfitta del derby di domenica il derby di domenica,  si è sfogato in una lunga conferenza stampa, facendo alcune precisazioni, circa la questione della concessione dello stadio Bisceglia (tolta e poi ridata in poco più di una settimana).

Tale situazione, come sottolineato dal Presidente granata, rischia di incrinarsi fino all’estinzione della squadra Normanna, difatti anche nel mondo politico aversano quanto dichiarato ha suscitato accesi dibattiti, anche e soprattutto perché le parole del Presidente dell’Aversa Normanna fanno seguito alle situazioni altrettanto spiacevoli venutesi a creare con le squadre di volley aversane.

L’esponente dell’MCA – Laboratorio Alternativo di Idee, ed ex candidato alle scorse elezione, Avv. Antonio Di Bello, così si è espresso sulla situazione: «Le parole dell’Ing. Spezzaferri devono allarmare. Oggi come oggi lo sport non è più fonte di guadagni come in passato, i soldi girano di meno in ogni ambito e per questo è necessario supportare e non svilire chi per amore dello sport e della sua città porta avanti progetti importanti. L’Aversa Normanna ha calcato fino a due anni fa palcoscenici mai intravisti ed ora partecipa in modo onerevolissimo al campionato di serie D. Tutto questo ha avuto ed ha costi sostanziosi che non vanno aggravati, soprattutto se in realtà anziché essere creditori si è debitori. Io ho un ricordo limpido di quello che era lo Stadio “Augusto Bisceglia” prima dell’arrivo dell’Ing. Spezzaferri ed è innegabile che ci sono stati lavori sostanziosi per renderlo dignitoso e riparametrarlo sui canoni della Lega Pro, – continua Di Bello – che i pretesi debiti nei confronti della Casa Comunale da parte della Normanna nascano all’improvviso in una settimana. In più ritengo in ogni caso il provvedimento intrapreso dall’amministrazione, togliendo la concessione alla squadra Normanna, quanto mai avventato con il campionato in corso. L’auspicio è che la situazione rientri e che si trovi un accordo che consenta all’Aversa Normanna di continuare a calcare il campo dell’Augusto Bisceglia e, soprattutto, di non scomparire. Ma mi preme però fare una considerazione su un altro aspetto che ritengo centrale: l’attuale amministrazione si era ripromessa in campagna elettorale di supportare le eccellenze locali e soprattutto di supportare le varie rappresentative sportive. Ad oggi lo sfogo del Patron della Normanna è solo l’ultimo della serie. Prima di lui il Dott. Di Meo si era lamentato dei costi esorbitanti dell’affitto del Palajacazzi e ancora peggio il Presidente dell’Alp Airri Volley, Gianni Apicella, ha dovuto rinunciare a disputare la serie B di volley per una meno blasonata serie D.  Le due realtà pallavolistiche, a mio parere, sono altre due note dolenti. In particolare la situazione dell’Alp Airri è stata al limite del paradossale. Costretta, data l’esosità dell’affitto del Palajacazzi, a spostarsi nella scuola De Curtis, la società di Apicella si è vista assegnati appena 3 giorni di allenamento il che era palesemente insufficiente per la categoria che doveva disputarsi. Insomma – conclude l’esponente MCA – l’amministrazione ha il dovere di andare incontro a queste realtà. Non si tratta di fare “preferenze” o agevolazioni, ma lo sport è fondamentale per la crescita di una città. Turismo, fama, crescita dei giovani sono fattori determinanti per un rilancio del Comune e fare la voce grossa, in queste circostanze, può solo stoppare questo rilancio».

Redazione

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