Aversa. Golia: “Incongruenze su debiti fuori bilancio, delibera non poteva esser votata”
“La delibera sui debiti fuori bilancio era viziata. Non c’era la serenità per poter partecipare alle operazioni di voto tanto è vero che c’era un debito portato due volte e ci sono balzate all’occhio delle incongruenze rispetto alle istruttorie poste in essere in fase di riequilibrio. Per questo, dopo la discussione, abbiamo abbandonato l’aula non essendoci i presupposti per votare in tranquillità il deliberato”. Il consigliere comunale del Partito democratico, Alfonso Golia, spiega così la scelta di abbandonare l’aula nel corso del consiglio comunale di ieri mentre era in discussione il quinto punto all’ordine del giorno a differenza del consiglio di fine luglio quando una parte della minoranza non ha avuto remore a votare a favore dei debiti fuori bilancio.
“E’ inutile che dai banchi della maggioranza si affrettino a bollare il nostro comportamento come irresponsabile e non rispettoso del consiglio comunale tra l’altro non accetto lezioni da nessuno specialmente da autorevoli esponenti del centrodestra che in passato hanno fatto lo stesso. Se qualcuno ha mancato di rispetto alla città è l’amministrazione che, ormai in carica da 4 mesi, promettendo di chiudere la questione entro fine settembre, ad ottobre ha portato al vaglio del civico consesso appena un milione e mezzo di euro, il tutto grazie al doveroso lavoro della minoranza che sta facendo solo il proprio dovere evitando che siano i cittadini a dover pagare la crescita del debito in termini di maggiori tasse e minori servizi. L’amministrazione – ribdisce Golia – aveva ed ha l’obbligo di mettere in campo tutte le azioni necessarie per chiudere definitivamente l’emergenza debiti, mentre si è scelto di lasciare il dirigente Serpico con poche risorse a risolvere un problema accumulato da anni di mala gestione”.
“Non posso – inoltre – non stigmatizzare l’intervento del sindaco De Cristofaro sul tema. Non capisco come faccia ad affermare, tra l’altro contraddicendo delle sue dichiarazioni ai giornali, che le responsabilità siano solo in capo ai dirigenti e non ci siano anche responsabilità politiche per il ritardo con cui si riconoscono i debiti fuori bilancio. Non sapevo che fosse diventato anche Procuratore della Corte dei conti. Io, che non ho tali competenze giuridiche, attendo con fiducia che la magistratura contabile faccia il suo lavoro e accerti eventuali responsabilità. Come spiegato già un mese fa, ritengo che tutti questi anni di ritardo nel riconoscere i debiti fuori bilancio in consiglio comunale abbiano portato ad un danno alle casse del comune a causa degli interessi maturati. Non tocca a me però accertarlo e mi limito alle valutazioni politiche”. “Io mi auguro – conclude Golia – che per evitare gli errori visti ieri si potenzino gli uffici che stanno facendo le istruttorie e si arrivi presto alla conclusione di questa storia magari senza aspettare nuovamente le azioni della minoranza, risfido il sindaco a convocare subito un nuovo consiglio per chiudere definitivamente il capitolo debiti fuori bilancio “.