Cesa. 34esimo anniversario uccisione di Gennaro De Angelis

Nella nostra amata città da pochi anni esiste la sede della polizia penitenziaria intitolata ad un eroe del dovere, vittima della criminalità, il quale per non piegarsi ai criminali spietati delle organizzazioni malavitose ordinandogli di tradire lo Stato e la divisa che indossava, lo uccisero.

Si tratta di Gennaro De Angelis, agente della polizia penitanziaria, padre dell’ex sindaco di Cesa, Vincenzo. In queste ore ricade il 34esimo anniversario di tale tragica scomparsa, per questo e per rende omaggio a lui e ai tanti uomini e donne che indossano una divisa, con onore, lealtà e con spirito del sacrificio e senso del dovere che scriviamo di lui e lo facciamo con le parole usate dalla stessa polizia penitenziaria che scrive: “Il 15 Ottobre a Cesa, è stato ucciso l’Agente di Custodia Gennaro De Angelis in servizio nel carcere di Poggioreale (Napoli). Gennaro De Angelis, Agente di Custodia. Nato a Cesa (CE) il 26 ottobre 1945, in servizio presso la Casa circondariale di Napoli Poggioreale “G. Salvia”, dove era addetto al sopravitto, viene ucciso il 15 ottobre 1982 mentre si trovava in un circolo ricreativo nelle vicinanze della propria abitazione. Si arruola nell’ex Corpo Agenti di Custodia all’età di 21 anni ed è assegnato alla Casa Circondariale di Pisa, dove presta servizio per quattro anni. Viene poi trasferito, su sua richiesta, alla Casa Circondariale di Poggioreale, dove svolge, tra gli altri compiti d’istituto anche quello della ricezione dei pacchi dei detenuti. La sera del 15 ottobre tre individui armati a volto coperto fanno irruzione nel locale minacciando i presenti, quindi si avvicinano a De Angelis e lo colpiscono a morte alla nuca e al torace. Le indagini accertarono che si trattò di un omicidio di chiaro stampo camorristico. Gennaro ha lasciato la moglie Adele, e tre figli piccoli Vincenzo, Marianna e Annunziata che rimangono orfani rispettivamente all’età di nove, cinque e due anni. Il Ministero dell’Interno ha riconosciuto Gennaro De Angelis “vittima del dovere” ai sensi della legge 466/1980 e successivamente “vittima della criminalità organizzata” ai sensi della 407/1998.

Ai suoi familiari vanno le nostre più sentite condoglianze e a tutti gli eroi in divisa che ogni giorno ci proteggono e assicurano la legalità e la sicurezza va il nostro plauso e un grande grazie!

Christian de Angelis

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Redazione

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