Gambling e il fattore-phone: gli utenti effettuano ricerche tramite mobile device

Più del 55% delle ricerche giornaliere proviene dai dispositivi mobili. È questo il dato principe che testimonia la costante crescita dei dispositivi portatili, e non solo nei paesi industrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo, soprattutto in considerazione dei costi più ragionevoli di smartphone e tablet.

Anche il settore del gambling sta traendo ottimi profitti dai miglioramenti esponenziali del potenziale dei dispositivi mobili. Il fattore-phone è registrabile in tutto il mondo, ma in particolare nel settore del gaming è dovuto anche ai cospicui investimenti delle case produttrici di software, alla costante ricerca di opportunità interessanti per i propri utenti.

Nel ventennale della nascita del gambling online, il settore è diventato uno dei più prolifici in assoluto dell’economia digitale e non. Sembra infatti lontanissimo nel tempo quel 1996, anno in cui furono concesse le prime licenze per i casinò online in piccoli paradisi fiscali come Antigua e Barbados. Sulla scorta di questa isole caraibiche, diversi mesi dopo sono arrivate le altre nazioni, in grado di programmare, approvare ed emanare le prime normative relative alla regolamentazione del gioco d’azzardo online. Di pari passo con l’avvento di internet in molte case del mondo moderno, è cresciuta anche la richiesta di accessi ai casinò digitali. Il fenomeno ha convinto progressivamente gli scettici, allargando costantemente il bacino d’utenza, modificando il target di riferimento e vedendo sempre più aumentare il budget da destinare al “bacio della fortuna”. Un trend nuovo, capace di mettere da parte un antiquato proibizionismo e di adattarsi ai tempi: anche chi non era mai entrato in un casinò fisico poteva giocare in ciabatte e comodamente seduto davanti ad un pc. Bastava una connessione ad internet per permettere tutta questa macro-rivoluzione del comparto scommesse.

Quanto accade in America e nel Regno Unito testimonia una crescita ormai inarrestabile, come conferma una ricerca pubblicata da Gaming Report sul successo del binomio gambling-tecnologia. In UK, il gambling online è cresciuto del 52%, trascinate dal clamoroso +87% delle slot machine, il gioco più popolare oltremanica. Gli smartphone e le relative applicazioni hanno consentito una crescita dei ricavi del settore del 34% negli ultimi anni, con un relativo aumento degli utenti del 12%. Un bacino che si allarga, che si sente al sicuro e “protetto” dalle leggi, ma che implicitamente fa anche il bene delle casse statali.

La “fame” di gioco è talmente radicata negli Usa che quasi la metà degli americani gioca anche quando è in movimento grazie agli smartphone. L’utilizzo del cellulare ha anche modificato l’interesse del pubblico femminile. Generalmente, infatti, le donne hanno considerato il gioco d’azzardo offline una pratica esclusivamente maschile. Con la diffusione capillare delle app, i casinò online e le loro versioni mobile hanno attratto tante donne, fino a rappresentare il 47% dei giocatori americani. Nel Regno Unito, invece, 4 donne su 10 giocano quotidianamente d’azzardo sfruttando una connessione ad internet. Queste ottime notizie per il settore si traducono in fatturati sempre più importanti. A testimoniarlo sono anche i dati della Uk Gambling Commission, che hanno evidenziato un incasso del comparto di 3 miliardi di sterlino all’anno. Nel Regno Unito, a registrare le entrate più alte sono Slot machine (532,5 milioni di sterline), giochi da tavolo (140,3 milioni) e Bingo (82,6 milioni di sterline). Hanno meno appeal nei confronti dell’utenza i giochi di carte, e in particolare il poker, che nel giro di 12 mesi ha guadagnato “soltanto” 36,7 milioni di sterline.

La situazione non è così dissimile anche in Italia, dove nel 2015 hanno effettuato almeno una giocata oltre un milione e 500mila abitanti. Fondamentale anche nella penisola italiana l’apporto degli smartphone. Gli sforzi degli operatori AAMS hanno prodotto una crescita di spesa netta del 56%. Il gioco online è però ancora appannaggio del sesso maschile, ma cresce in maniera esponenziale l’interesse del genere femminile. Il giocatore medio proviene dal centro o dal sud Italia, ed ha in media un età tra i 25 e i 44 anni. I fatturati crescono costantemente anche nello stivale, tanto che ogni mese mediamente un giocatore online italiano spende circa 50 euro. Sono dati confortanti per il gambling, che è in attesa di un’ulteriore regolamentazione in Italia per garantire la tutela dei consumatori e le giuste entrate allo Stato.

Redazione

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