Napoli. Almaviva, PdF: “E’ una condanna per 845 famiglie. Solidarietà ai lavoratori”

Il Popolo della Famiglia Napoli esprime solidarietà ai lavoratori di Almaviva Contact in seguito alla decisione aziendale, comunicata nel pomeriggio ai sindacati di categoria, di voler avviare le procedure di licenziamento collettivo nel centro di lavoro di Napoli, mettendo così a rischio il lavoro di 845 famiglie napoletane abbandonate di fatto dal Governo Renzi, che nulla ha fatto per arginare il fenomeno delle gare al massimo ribasso e delle delocalizzazioni delle imprese italiane all’estero che è causa del problema.
luigi-mercoglianoIl Popolo della Famiglia ricorda che Luigi Mercogliano, candidato sindaco per il Movimento alle ultime elezioni del 5 giugno scorso, in qualità di dipendente Almaviva della sede di Napoli interessato anch’egli dai licenziamenti annunciati, attaccò solo tra tutti i candidati sindaci la candidata del Pd Valeria Valente che lo scorso maggio in piena campagna elettorale affermò trionfante nel corso della Tribuna politica in Rai riservata ai candidati alla carica di Sindaco di Napoli che grazie all’accordo fortemente voluto dal Pd e dalla Vice Ministro Teresa Bellanova in rappresentanza del Governo, Almaviva era stata salvata e con essa l’occupazione degli 845 dipendenti della sede di Napoli.
In quella circostanza, il candidato sindaco del Popolo della Famiglia, in qualità di lavoratore del call center di Almaviva, spiegò che quello raggiunto era un accordo che l’azienda difficilmente avrebbe potuto rispettare a causa delle mutevoli condizioni di mercarto e dell’assenza da parte del Governo di politiche protezionistiche del lavoro in Italia e delle imprese italiane. Oggi le parole di Mercogliano si rivelano profetiche e purtroppo la crisi di Almaviva non si arresta, al punto che l’azienda, con un contratto si solidarietà ancora in corso (scade a novembre 2016) e la promessa del Governo di rinnovare l’ammortizzatore sociale con la cassa integrazione per altri 18 mesi, sceglie la strada della chiusura diretta dei centri di lavoro per far fronte alle forti perdite, giudicando le misure proposte e l’assenza di politiche serie in materia da parte del Governo non sufficienti a risolvere il problema.
Questo annuncio è una condanna per il lavoro in città e Il Popolo della Famiglia Napoli auspica che nei prossimi giorni i sindacati di categoria riescano a trovare la forza per unirsi al fine di richiedere un tavolo urgente al governo per scongiurare una scelta drammatica e netta che, se confermata, pregiudicherebbe il futuro di 845 famiglie su Napoli ed altre 1700 famiglie su Roma e Palermo.
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Redazione

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