Napoli. Mercogliano: “La Buona Scuola di Renzi sta distruggendo le famiglie del Mezzogiorno”

“La Riforma della scuola varata dal Governo Renzi sta distruggendo migliaia di famiglie nel Mezzogiorno d’Italia. Il dato dell’accoglimento delle domande per l’assegnazione provvisoria divulgato ieri, di gran lunga inferiore rispetto alle circa 1500 domande presentate nella sola città di Napoli per la scuola primaria, lo dimostra ampiamente e costringe le famiglie ad enormi sacrifici economici ed alla separazione di fatto dei genitori dai figli. Siamo alla devastazione sociale”. E’ quanto afferma in una nota l’esponente napoletano del Popolo della Famiglia Luigi Mercogliano, già candidato sindaco di Napoli alle elezioni del 5 giugno scorso.

popolo-della-famiglia“Se a questo dato – prosegue Mercogliano – si somma il danno della continuità scolastica che non sarà garantita a causa del trasferimento coatto di migliaia di docenti, molti dei quali hanno richiesto congedo parentale o aspettativa lasciando così scoperte molte cattedre al Nord del Paese, si palesa chiaramente il totale fallimento della Riforma della scuola. Su tutto questo processo di Riforma – si legge ancora – bisogna anche evidenziare la poca trasparenza e la disparità di trattamento nel piano assunzionale e nelle procedure di mobilità e la poca chiarezza dei principali sostenitori della legge 107, il Ministro Giannini e il Sottosegretario Faraone”.

Il Popolo della Famiglia di Napoli esprime infine forte preoccupazione per i ritardi nell’emanazione delle linee guida sul ‘consenso informato preventivo’ previsto nel testo della legge 107 all’art.16 sul quale l’esponente napoletano del Movimento Pro-life ricorda che “deve essere garantito il diritto primario delle famiglie all’educazione dei propri figli nell’ambito dei processi e dei percorsi di lotta alle discriminazioni di genere”.

A tal proposito Mercogliano riferisce che il Popolo della Famiglia Napoli richiederà al Provveditore agli Studi di Napoli un incontro urgente per conoscere nel dettaglio lo stato dell’arte sia sul fronte degli insegnanti costretti a lasciare Napoli – per i quali si proporrà al Provveditore di potenziare il tempo pieno a scuola, di rimuovere il vincolo triennale ai trasferimenti e la trasformazione dell’organico da organico di fatto a organico di diritto – sia sul tema della conoscenza da parte dei genitori delle attività extracurriculari afferenti l’approccio all’affettività e le discriminazioni di genere nelle scuole di Napoli e Provincia, tema sul quale ancora nulla di concreto è stato fatto.

Redazione

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