Sant’Arpino. Referendum, la sezione cittadina del Pd si mobilita per il ‘Sì’

Domenica 4 dicembre 2016, si voterà per il Referendum inteso ad approvare la Riforma costituzionale. Si tratta di un importante appuntamento storico atteso da oltre 30 anni e nel corso dei quali la sinistra riformista è stata sempre impegnata in prima linea per dare all’Italia una Costituzione all’altezza delle sfide del mondo globalizzato, confermando l’intangibilità della prima parte della nostra Costituzione Repubblica, quella dei valori, degli ideali e dei diritti.

La riforma interviene sulla seconda parte, quella dei procedimenti parlamentari e dei rapporti tra le Istituzioni, conseguendo gli importanti obiettivi di abolire il bicameralismo paritario, ciè due Camere che fanno le stesse cose; trasforma il Senato in un’assemblea di rappresentanza di Comuni e Regioni, molto più piccola (95 vs. 315 membri elettivi = meno 220 rispetto ad oggi); stabilisce che al Governo basterà – ora, come dappertutto – la fiducia della sola Camera dei deputati; sana l’incongruenza democratica di una seconda Camera con i poteri della prima ma alla cui elezione non partecipano i cittadini fra 18 e 25 anni meno un giorno; rafforza il Governo in Parlamento; rafforza la partecipazione attraverso iniziativa popolare e referendum; cancella ogni riferimento alle Province; abolisce il CNEL (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro);ridisegna i rapporti fra Stato e Regioni secondo la formula: più potere legislativo allo Stato, più influenza di Regioni e Comuni sullo Stato grazie al nuovo Senato; rafforza in più punti le garanzie (incluso il controllo di costituzionalità preventivo sulle nuove leggi elettorali).

Dobbiamo mobilitarci, noi del Pd di Sant’Arpino ci siamo con il comitato per il SI, per accogliere e sostenere l’appello del nostro Segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi:

“Questa Italia, per me, ha bisogno di gente che propone, non di gente che urla. E questa Italia deve cambiare, non può rimanere ostaggio dei soliti noti, della solita palude che ha bloccato la crescita dell’ultimo ventennio. Ecco perché il referendum costituzionale (si voterà il 4 dicembre, dalle 7 alle 23) è fondamentale. E il risultato del referendum non dipende tanto da me, ma da tutti voi.

Nel merito la questione è semplice. Vogliamo superare il bicameralismo paritario sì o no? Vogliamo ridurre il numero dei parlamentari si o no? Vogliamo contenere i costi delle istituzioni si o no? Vogliamo cancellare il CNEL si o no? Vogliamo cambiare i rapporti Stato Regioni che tanti conflitti di competenza hanno causato in questi 15 anni si o no?”

Il Pd di Sant’ Arpinoa sostegno del SI per cambiare l’Italia!

Redazione

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