Serie D. Gragnano Calcio, l’intervista al Presidente Carmine Franco

Sono trascorsi circa due mesi dall’inizio della stagione e dopo dieci partite ufficiali tra Coppa e Campionato è ora di fare un primo consuntivo dell’annata con il Presidente Carmine Franco.

Presidente, innanzitutto qual è la sua opinione della gara di ieri contro la Cavese?
Beh un pareggio al “Lamberti” non è certamente un risultato da disprezzare. Mi è piaciuta molto la solidità difensiva mostrata dalla squadra con un Salineri in grande forma. Devo ammettere però che non ho apprezzato il gioco offensivo, troppa improvvisazione. Noi ambiamo a diventare una squadra professionistica ed in questo senso dobbiamo esserlo in tutti gli aspetti. Ora abbiamo anche un uomo di esperienza conclamata come Bruno Giordano che può aiutarci ad esempio a migliorare i metodi di allenamento che devono essere moderni, al passo coi tempi. Il nostro obiettivo è crescere e valorizzare i giovani talenti che abbiamo in rosa ed in questo percorso gli deve essere insegnato ad affrontare al meglio ogni situazione che può svilupparsi in campo e a giocare con i compagni”.

Dovessimo allora tracciare un bilancio, come valuta questa prima parte di stagione?
Dopo un inizio molto negativo, dovuto anche ad alcune contraddizioni in seno alla struttura organizzativa, devo dire che abbiamo trovato un equilibrio notevole e ringrazio i ragazzi per questo. Al contempo però alcune pecche sono rimaste. Se escludiamo la gara contro il Castrovillari ed il secondo tempo contro il Gela dove abbiamo realizzato otto reti, nel resto del Campionato siamo andati a segno solo in quattro occasioni. Spesso sono stati i singoli, Santaniello in testa, a togliere le castagne dal fuoco. Per fortuna la difesa ed il centrocampo, in fase di contenimento, hanno retto bene altrimenti avremmo rischiato di accumulare sconfitte su sconfitte”.

Un accenno in conclusione anche alla situazione della Juniores che ha vissuto due mesi concitati.
I dubbi sulla costruzione della rosa della formazione Juniores li ho, anche gli addetti ai lavori che ho consultato mi dicono che non ci sono così tanti talenti come invece ci era stato prospettato da qualcuno. Il problema è che ci siamo inizialmente affidati a dei saltimbanchi, a figure non del tutto del mestiere e questo ci ha creato degli scompensi. Ora però abbiamo azzerato ciò che andava azzerato e ci siamo affidati a gente di calcio, onesta e capace, che mira solo e soltanto alla crescita dei ragazzi e quindi alla crescita del nostro amato Gragnano. Guardiamo quindi con fiducia al futuro consapevoli che tanto ci sarà da fare ma che anche molto è già stato fatto. Forza Gragnano!”.

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Redazione

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