Al via “Narrar di Atella”: tre incontri ideati e condotti da Antonio Lubrano
Al via “PulciNellaMente, winter edition”, progetto culturale elaborato dai comuni atellani di Sant’Arpino, Orta di Atella e Frattaminore, e finanziato dalla Regione Campania con i fondi del Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 – Linea Strategica 2.4 “Rigenerazione Urbana, Politiche Per Il Turismo e Cultura”.
A seguito della costituzione della “Conferenza Permanente dei Sindaci Atellani”, i sindaci Giuseppe Dell’Aversana (sindaco di Sant’Arpino e presidente della Conferenza dei Sindaci), Enzo Guida (Cesa), Giuseppe Mozzillo (Orta di Atella), Gianni Colella (Succivo), Giuseppe Bencivenga (Frattaminore), Andrea Moretti (Gricignano di Aversa), decisero di partecipare con due distinti progetti (enogastronomia e teatro), per una ragione di opportunità, ad un bando della Regione Campania. Entrambi sono stati finanziati e giovedì prossimo parte “PulciNellaMente, winter edition” il progetto che coinvolge i comuni di Sant’Arpino (capofila), Orta di Atella e Frattaminore.
Il primo appuntamento è “Narrar di Atella”, un ciclo di conferenze (ad ingresso gratuito) organizzato da Elpidio Iorio (direttore della Rassegna PulciNellaMente) e condotto dal giornalista televisivo Antonio Lubrano (Diogene, Mi manda Lubrano, All’Opera!) tendente ad esplorare le connessioni fra la patria delle maschere e il mondo canoro e teatrale di oggi. Davanti a una platea prevalentemente studentesca.
Maccus, Pappus, Bucco, Dossenus, Kikirrus: è ampiamente dimostrato che uno di questi prototipi può essere oppure è padre o madre di Pulcinella, ma degli altri quale traccia rimane? E può esserci un nesso fra le prime canzoni napoletane e le Atellane? A rispondere a queste e ad altre domande saranno un teatrante di vaglia come Marcello Colasurdo, Carmine Coppola che ha raccolto l’eredità dei Pulcinella napoletani, il regista Maurizio Azzurro (che guida un Centro Studi per la diffusione della Maschera in Campania) e l’autrice Roberta Sandias ; e poi il poeta Salvatore Palomba, autore di brani celebri (“Carmela”, “Amaro è ‘o bene” ), il musicista Mariano Bellopede e il tenore Carmine De Domenico.
Il ciclo sarà aperto però dal neo direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco. Per una ragione molto semplice. Il tema generale è la farsa, ossia il grottesco, il lazzo, la risata, lo sghignazzo,lo sberleffo.. In altre parole il divertimento del popolo. Ebbene, che cos’è il fuoco del vulcano più famoso del mondo se non la gioia, l’effervescenza, il segno della più alta vitalità? Certo, è prima di tutto distruzione quando diventa lava e travolge tutto ma è anche luce, quella luce che promana dal sorriso di ognuno di noi. Ebbene, il territorio atellano – patria del teatro – dall’origine del mondo è stato tormentato e persino beneficiato dalle eruzioni vulcaniche. E dunque scopriamo i nessi fra i due mondi con chi sorveglia ogni giorno il vecchio e caro Vesuvio.
La prima delle tre conferenze si terrà giovedì 24 novembre nella Scuola Media Statale “M. Stanzione” di Orta di Atella; la seconda, venerdì 25 a Frattaminore, Auditorium della scuola media “Novio Atellano” e l’ultima, sabato 26, a Sant’Arpino nell’ Aula Consiliare “G.Pezzella” – Liceo Scientifico “G. Siani”. Sempre alle dieci del mattino.
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Questo il programma dettagliato:
Giovedì 24 novembre ‘16, ore 10:00
Scuola Media Statale “M. Stanzione”
Viale Francesco Petrarca, 21 – ORTA DI ATELLA (CE)
Atella, le eruzioni e il Vesuvio: intervista a Francesca Bianco, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
Venerdì 25 novembre‘16, ore 10:00
Auditorium Scuola Media “Novio Atellano”
Via Sant’Arpino, 25 – FRATTAMINORE (NA)
C’è un rapporto fra le Atellane e la canzone napoletana? Intervista a Salvatore Palomba, poeta e studioso del sound napoletano. Esemplificazioni canore a cura del maestro Mariano Bellopede e del tenore Carmine De Domenico.
Sabato 26 novembre‘16, ore 10:00
Aula Consiliare “G.Pezzella”
Liceo Scientifico “G.Siani”- Via Mormile – SANT’ARPINO (CE)
Che cosa ritroviamo nel teatro di oggi delle maschere atellane? Intervista a Marcello Colasurdo, maschera del Sud che personifica l’anima, passionale e folkloristica, di questa terra, del suo popolo, della sua storia. Parteciperà Carmine Coppola, l’ultimo erede della maschera di Pulcinella ricevuta direttamente da Eduardo De Filippo.