Aversa. Cittadini e commercainti infuriati contro le cartelle pazze
Cose da pazzi! Ci sono giunte numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Aversa, relative ad un’ondata anomala di cartelle pazze che li sta travolgendo.
Si comprende che l’Ente deve riscuotere e che voglia fare cassa per pagare i debiti (vedi il maxi condono per tutti) ma di certo non può farlo a danno di chi paga regolarmente, cercando di beccare qualche cittadino distratto che negli anni ha buttato le ricevute pagate e quindi costringendolo a pagare due volte la stessa tassa. Una vera e propria vessazione ai danni di alcune migliaia di aversani colpiti dalle cartelle TARSU recapitate in questi giorni e che invece erano state regolarmente pagate. A lamentare il danno e la beffa sono alcuni commercianti e cittadini che pur avendo regolarmente pagato hanno dovuto ricercare con palpitante preoccupazione le ricevute e perdere due giorni all’ufficio tributi, uno per capire di cosa si trattasse e sapere se ci fossero degli errori e l’altra per fare la fila dal consulente per recuperare la ricevuta e portarla all’ufficio tributi.
“Mi chiedo – afferma un cittadino – perché chi come me ha fatto il proprio dovere viene bersagliato mentre gli evasori se ne stanno in santa pace, senza che nessuno li disturbi”. Una brutta sorpresa, quindi, per tanti cittadini che si sono visti recapitare le buste “incriminate” che intimano di effettuare un versamento non dovuto. Si tratta di un disguido che si è verificato anche negli anni precedenti e che, forse, ha una causa ben precisa. Ci riferisce un contribuente stanco dell’andirivieni “se non avessi trovato le ricevute avrei dovuto pagare il doppio tra sanzioni e altre voci di aggravio di spese, non ne possiamo più di subire situazioni di tale disagio, nonostante paghiamo regolarmente tutte le tass, e chissà quanta povera gente è costretta a pagare due volte nel caso in cui le ricevute siano andate perdute, è un’ingiustizia, tutta colpa della gestione comunale che da anni è incapace di tutelare i nostri interessi”, conclude con toni alti il nostro lettore.
Ora c’è da chiedersi, quanto influisce tutto ciò sui costi della macchina amministrativa e sul bilancio che potrebbe essere falsato dalle voci dei crediti che poi risulterebbero inesigibili?
“È ora che qualcuno paghi in prima persona i danni che sta procurando alla collettività, i cittadini stanno subendo una vessazione per l’incompetenza degli amministratori, forse l’esigenza di far cassa a tutti costi con metodi molto opinabili”, lo sfogo di un altro contribuente colpito dalle cartelle pazze. Comunque continueremo ad occuparci della vicenda e vedremo cosa hanno da dire in merito il sindaco e i responsabili comunali.
Christian de Angelis