Aversa. Le ragioni del No al Referendum Costituzionale: l’opinione di Alberto Coppola

Le ragioni del NO (per evitare di avere una Costituzione che sia un “ Pasticcio giuridico”!). Premettendo che: da un punto di vista strettamente istituzionale, sarebbe stato opportuno che il Governo, come accaduto da sempre, si fosse mantenuto neutrale, anche perché, comunque, dal 5 dicembre ci sarà da gestire un “dopo”, qualunque sia il risultato; da un punto di vista politico, il risultato del referendum, oltre a non rappresentare una guerra civile né un test sulle attività dell’Esecutivo, né un referendum sulla fiducia o meno al Governo, è confermativo delle proposta di sostituzione ( non certamente una “ riforma “, dal momento che si cambiano 49 articolo su 139 ) di una Costituzione vigente che è un capolavoro, un opera d’arte: Etica; Giuridica; Politica; Sintattica. Né, tantomeno, è un referendum pro o contro il cambiamento dell’Italia; il cambiamento fine a sé stesso non è un Valore; il valore è rappresentato dal cambiamento che abbia l’ obiettivo di migliorare le condizioni di vita degli Italiani e la nuova costituzione proposta, a mio avviso, non persegue tale obiettivo! Quello che conta è l’esame del merito della proposta di nuova costituzione proposta ( unica argomentazione sulla base della quale si dovrebbe decidere ); proprio l’ esame del merito conferma la necessità, per dovere di coscienza, di votare NO. Bisogna leggere per capire quanto sia incomprensibile ed inattuabile, oltre che iniqua. NEL MERITO : Nulla in contrario per quanto riguarda l’abolizione del CNEL, è il nuovo assetto istituzionale che preoccupa. ( oltre che la incomprensibilità del testo di molti articoli ). 1- Fare leggi diventa meno complicato! Tale affermazione non corrisponde al vero! La riforma della Costituzione approvata in via definitiva dal Parlamento è stata adottata sotto la bandiera della velocizzazione dell’approvazione delle leggi ( quando si sono volute approvare velocemente lo si è già fatto !!!!! n. d . r. ) e semplificazione. I decreti – legge si approvano in 60 giorni! Il passaggio dal bicameralismo paritario ( tra, l’ altro, definito “ perfetto “, per cui è inspiegabile che si voglia sostituite un sistema definito “ perfetto “ ) al bicameralismo differenziato complica il processo di formazione delle leggi e dimostra di non riuscire a cogliere l’obiettivo.

Vi sono materie in cui il Senato mantiene la stessa funzione legislativa paritaria ( leggi bicamerali ); vi sono, inoltre, 9 tipi diversi di procedure per approvare una legge. ( leggere nuovo articolo 70 composto da 439 parole, al posto di 9 parole dell’attuale costituzione ! ) Ci sarà una serie di rimpalli, ma soprattutto conflitti sulla tipologia a cui appartiene una proposta di legge, quindi sul suo iter. Articolo 70 della attuale Costituzione

“La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.”

Articolo 70 della nuova costituzione ( Beato chi ci capisce!!!!) 439 parole……incomprensibile!

2 – Minori costi? NOn è vero ! Se si volevano ridurre veramente i costi della Politica vi erano soluzioni più credibili e più veloci da praticare: Il dimezzamento, da subito, con decreto legge ( si converte in 60 giorni ) della indennità dei parlamentari ( tutti ); 2- La soppressione totale del Senato. La nuova composizione del Senato ( NOMINATO E NON ELETO DAL POPOLO ! ) lascerà invariati i costi del personale ( barbiere compreso ) che servirà 100 senatori ( quando e se saranno a Roma ); inoltre invariati sono i rimborsi spesa ed i vitalizi ( non esclusi nella nuova costituzione ).

3- Maggiore Democrazia e migliore rappresentanza? NOn è vero ! a) La Regione Trentino Alto Adige, a fronte di una popolazione di 1 milione di abitanti (quanto la provincia di Caserta) pari all’1,5% sul totale degli abitanti dell’Italia, avrà 6 senatori – il 6% -; b) Vi saranno Senatori che faranno 3 cose ( Sindaco, Presidente della Città Metropolitana e Senatore );

c) Lo Statuto delle Opposizioni – articolo 64, comma 2 della nuova Costituzione – sarà scritto della Maggioranza alla Camera!

d) Immunità parlamentare anche per Sindaci e Consiglieri Regionali. 4- Chiarezza del testo proposto? Non è vero! Il testo proposto, e sottoposto a referendum, si dimostra approssimato ed raffazzonato; prova, tra le altre, ne è che le Regioni a Statuto Speciale non potranno avere rappresentanza al Senato dal momento che i loro statuti, che prevedono la incompatibilità tra la Carica di Consigliere Regionale e di Parlamentare nazionale, avendo rilevanza di leggi costituzionali, vanno cambiati con la stessa procedura con cui è cambiata la Costituzione ( Doppia lettura delle 2 Camere ). E, poi? Si sottoporrà a referendum anche tale modifica se e quando, eventualmente dovesse intervenire? Anche per tali motivi, bisogna votare NO, per evitare di avere una Costituzione che sia un “ Pasticcio giuridico”!

Alberto Coppola

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