Caserta. Bacino di Crisi, i lavoratori: “Se martedì non ci saranno notizie positive, sarà la fine”
Una riunione finita nel peggiore dei modi e lavoratori ancora senza risposta. Oggi rimane ancora abissale la distanza siderale che passa tra la realtà “quotidiana” è la realtà lavorativa di chi vive senza sostegno economico da due anni i problemi della società. I lavoratori sono andati via con tantissima delusione, sui loro volti disperati. In tanti oggi fanno ancora i sapientoni, ma soprattutto fanno finta di non vedere con gli occhi, oggi tutti noi ci siamo illusi e disillusi da comparse pittoresche, che siedono vergognosamente in Regione i quali oggi fanno molto meno ridere ed iniziano a raccogliere, con mani vuote la rabbia drammatica dei tanti lavoratori seminata in questi anni. C’è rabbia verso la classe politica accusata di aver distrutto il lavoro nella nostra provincia di Caserta.
Parole solo parole, ci saranno giorni scanditi da tanta preoccupazione sul futuro lavorativo di Terra di Lavoro. “Il nostro clima di esasperazione rimane ancora in forte aumento – affermano i lavoratori del Bacino di Crisi – Caserta -. Non è possibile che non ci siano notizie positive sulla copertura dei fondi per la Mobilità Retroattiva, i lavoratori attendono ancora il 2015, ed il 2016. Ora perché nessuno si prende la responsabilità di rispondere con decisione a questo quesito? Il Bacino di Crisi – Caserta questa mattina attendeva novità su un piano occupazionale che doveva scattare per il 2017, un piano che prevedeva degli strumenti di sviluppo che dovevano essere utili per dar vita ad una gestione ponderata dei processi di inserimento verso il lavoro, vergognatevi in maniera scandalosa, se non avviene tutto ciò si rischia una grave crisi sociale. Altre forme di sussidio ad ora non trovano nessuna esistenza veritiera nelle stanze della Regione. Siamo stufi, ma soprattutto vogliamo giustizia. Non è concepibile che ci sia ancora la discriminazione tra i lavoratori, tutti devono pretendere il sostegno economico. Bisogna intervenire coprendo tutti i mancati pagamenti della mobilità in deroga dei mesi pregressi (tanti lavoratori senza reddito dal 2015). Qui c’è in gioco il futuro di tante famiglie, non è giusto che giovani lavoratori (nessuna accusa contro i giovani lavoratori, noi del Bacino di Crisi – Caserta siamo per la tutela dei nostri giovani) prendano la mobilità, mentre padri di famiglia sono tagliati fuori. Per chiudere dobbiamo assolutamente assegnare la continuità contributiva che permette agli ex operai di rimanere collegati con i contributi. Martedì ci giochiamo il futuro, ci sarà l’unitario (CGIL-CISL-UIL) nella sede della CGIL a Via Verdi a Caserta. Se le notizie saranno negative ci sarà una grande mobilitazione dei lavoratori.Tutti noi siamo pronti a tutto, c’è da tutelare la “sopravvivenza” ma soprattutto l’umanità delle nostre famiglie. Vogliamo la legalità, ma se si continua ad inasprire gli animi, ci sarà solo la distruzione del nostro tragico capolinea”.
I lavoratori del Bacino di Crisi – Caserta