Direttiva comunitaria Bolkestein, Bosco: “Non applicata al commercio su aree pubbliche”
Il vicepresidente della commissione Attività produttive, Industria, Commercio e Turismo Luigi Bosco, esprime viva soddisfazione per l’approvazione della delibera di giunta regionale numero 632 del 15 novembre 2016, in relazione alla mozione approvata in Consiglio lo scorso 7 novembre circa la possibilità di escludere la categoria del ‘commercio al dettaglio su aree pubbliche’ dagli effetti dirompenti del decreto legislativo 79/2010 (in esecuzione della direttiva comunitaria c.d. Bolkestein).
Con tale provvedimento, infatti, il governo regionale ha demandato all’Ufficio Legislativo del Presidente della Giunta Regionale l’individuazione di ogni utile iniziativa, riguardante l’attività di commercio su aree pubbliche, da parte di imprese a carattere familiare e/o di piccole dimensioni, anche attraverso idonea iniziativa legislativa o adesione alle iniziative di altre Regioni.
«In questo periodo – ha affermato il consigliere regionale Bosco – ho avuto diversi incontri con i rappresentanti del mondo del commercio al dettaglio su aree pubbliche, i quali mi hanno manifestato a più riprese gli effetti per nulla positivi sulle rispettive attività d’impresa dell’attuazione del decreto legislativo 79/2010, che prevede l’esperimento di procedure selettive per il rilascio ed il rinnovo delle concessioni dei posteggi. Sono ben note le agitazioni che l’applicazione della direttiva Bolkestein ha causato e sta causando nel settore degli stabilimenti balneari così come con riferimento al mondo delle acque minerali e termali; in tali contesti è già in stato avanzato una discussione a livello nazionale, sollevata da ricorsi giudiziari ed iniziative politiche. Anche il commercio al dettaglio su aree pubbliche merita un intervento netto e deciso a livello centrale volto all’esclusione di tale settore, attraverso idonee modifiche legislative nazionali, dall’applicazione dei principi previsti dalla direttiva Bolkestein. Si tratta di tutelare imprese minori, a carattere familiare, unitamente ai loro occupati, che costituiscono storicamente l’ossatura portante del sistema del commercio su aree pubbliche e rappresentano la tradizione del settore garantendone la qualità».