Napoli. I lavoratori di Almaviva provocati dall’azienda occupano la sede
Continuano le proteste dei lavoratori di Almaviva di Napoli, questa mattina un Sit in davanti all’ingresso della sede, su via Brin, i dipendenti sono a rischio di licenziamento per la decisione dell’azienda di chiudere le sedi di Napoli e Roma, per un totale di 2.511 persone, di cui 845 nel capoluogo partenopeo.
“La lotta non finirà, fino a quando una soluzione positiva non verrà trovata – dichiara il leader della UilCom Campania Massimo Taglialatela. Abbiamo ribadito – nelle sedi ufficiali – un principio per noi inderogabile: non siamo disponibili a scaricare la crisi dell’azienda unicamente sulle spalle dei lavoratori. L’azienda si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori – continua Taglialatela – e comprenda che chiudere Napoli e Roma equivale ad uscire definitivamente dal mercato dei call center in outsourcing. In questi giorni è stato approvato un emendamento contro le delocalizzazione, afferma il Segretario, ma non è ancora sufficiente a risolvere la crisi di questo settore. Questa mattina ancora una volta una ennesima provocazione da parte dei dirigenti, quella di far rimuovere lo striscione, con la scritta “Almaviva Napoli non si tocca“. Di conseguenza la situazione si è surriscaldata ed un gruppo di dipendenti ha occupato la sede. Lo striscione ha sempre rappresentato intrinsecamente la lotta dei lavoratori”, conclude il Segretario della UilCom Campania Massimo Taglialatela.