Somma Vesuviana. Smantellato covo bracconiere, operava nella notte: blitz ENPA – CC
Vasta operazione antibracconaggio portata a termine dei Carabinieri di Somma Vesuviana al Comando del Maresciallo SEMPREVIVO coadiuvati dalle Guardi Zoofile dell’E.N.P.A. Smantellata una vera e propria trappola mortale per fauna selvatica nel Comune di Somma Vesuviana. I Carabinieri arrivati sul posto dopo una segnalazione anonima sono rimasti increduli di ciò che avevano dinnanzi ai loro occhi, un impianto fatto di reti, trappole adibito alla cattura ed all’abbattimento di uccelli. A questo punto il Comandante SEMPREVIVO procedeva agli aspetti di competenza perquisendo i locali interessati ed contemporaneamente contattava il personale dell’ E.N.P.A. per il supporto al riguardo. Durante la perquisizione veniva ritrovato anche un fucile monocanna ad anima liscia cal. 28 con matricola abrasa ben occultato, attrezzatura di ricarica per cartucce da caccia, povere da sparo, pallini di piombo, bossoli e borre il tutto necessario per creare le cosiddette cartucce silenziate killer. Inoltre veniva posto sotto sequestro l’intero impianto di uccellaggione formato da rete per cattura di mt 40 x 6 nonche’ impianto stereo con 9 altoparlanti dislocati nel rettangolo della morte poiché oltre all’uccellagione il bracconiere nel silenzio della notte utilizzando il fucile e le munizioni di cui sopra per abbattere tutti gli uccelli che venivano attratti dai richiami.
Durante il controllo I carabinieri insieme alle Guardie Zoofile dell’E.N.P.A riscontravano 8 tordi bottaccio catturati e detenuti in una voliera per richiamare i solo simili, e scoperta agghiacciante quando nel freezer rinvenivano oltre 170 uccelli morti di varie specie sia cacciabili che protetti. A questo punto il Comandante SEMPREVIVO non poteva non fare altro che portare a termine subito questo strazio ponendo sotto sequestro tutto il materiale illegale. I Carabinieri ed il personale dell’E.N.P.A. smontavano l’impianto recuperavano il materiale sottoposto a sequestro (reti, richiami elettroacustici, gabbie trappola, fari, vari munizioni a piombo spezzato, polvere da sparo, bossoli, pallini di piombo ecc.) e provvedevano alla liberazione sul posto dei tordi detenuti nella voliera mettendo fine alle inutili sofferenze. Il A.C veniva tratto in arresto per detenzione illegale di arma da fuoco (clandestina) e divieto di uccellagione in violazione della legge statale sulla caccia n. 157 del 1992. Le guardie dell’E.N.P.A. oramai sempre più intende alla salvaguardia degli animali, ringrazia l’Arma dei Carabinieri sempre presente al contrasto degli illeciti relativi al mondo animale a cui tiene particolarmente.