Aversa. Amedeo Cecere ai vertici della Gastroenterologia ospedaliera campana
L’assemblea regionale dei medici gastroenterologi ospedalieri campani, che si è tenuta a Pozzuoli in data 3 dicembre 2016, ha eletto presidente regionale, per il quadriennio 2017-2020, il dott. Amedeo Cecere, direttore dell’U.O. di Gastroenterologia ed Epatologia dell’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa.
L’AIGO è una società scientifica impegnata da anni sul fronte della difesa della salute quale bene fondamentale della persona e della collettività sia organizzando campagne di prevenzione per i cittadini sia favorendo la ricerca clinica nell’ambito delle malattie dell’apparato digerente negli ospedali italiani. A tal fine essa interagisce strettamente con i vari soggetti del SSN (Ministero della Sanità, Assessorato Regionale della Sanità, Agenzie Sanitarie Regionali) e con le varie associazioni di pazienti. Abbiamo interpellato il dott. Cecere per una dichiarazione.
“Sono chiamato – ha dichiarato Cecere – ad assumere la presidenza dell’AIGO Regionale in uno dei periodi più critici e difficili della storia della gastroenterologia campana. Il Commissario ad Acta per il settore sanitario della Regione Campania con il decreto regionale n.67 del 14.07.2016 – decreto che ridefinisce il fabbisogno di personale medico e non-medico delle Aziende Sanitarie – ha collocato la gastroenterologia tra le specialità di base medica “a media diffusione. Da ciò ne consegue che il numero dei posti-letto per i cittadini campani affetti da patologie dell’apparato digerente non aumenteranno né aumenterà il personale medico e non medico ad essi dedicato. Eppure le patologie acute dell’apparato digerente rappresentano la seconda causa di ricovero in ospedale in Italia ed in Campania. Il mio compito e di tutto il direttivo regionale sarà, perciò, quello di far valere questi numeri in sede politica, spingendo il “decisore regionale” ad operare un riassetto organizzativo della gastroenterologia che tenga conto realmente del peso della nostra specialità in termini sia di appropriatezza di assistenza ai pazienti sia di risparmio di risorse per l’ente”.