Aversa. “Tota Pulchra”: giovedì inaugurazione Cappella del Tesoro Reliquie in Cattedrale

Giovedì 15 dicembre 2016 alle ore 11.30, nella Chiesa Cattedrale di Aversa, sarà inaugurata la Cappella del Tesoro delle Reliquie, chiusa per quasi un decennio per lavori di restauro architettonico e storico-artistico. “Si tratta del sacrario diocesano dove sono custodite le insigne reliquie dei santi patroni della città e diocesi”, spiega don Ernesto Rascato, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi di Aversa e Delegato Regionale dei Beni Culturali Ecclesiastici. Per l’occasione saranno presentati anche i lavori di restauro di quattro chiese mariane cittadine, restituite al pubblico culto grazie al contributo dei fondi otto per mille della Conferenza Episcopale italiana: Chiesa dell’Immacolata Concezione, Chiesa  S. Maria delle Grazie, Chiesa S. Maria la Nova, Chiesa S. Maria della Pietà.

“La cappella del Tesoro – aggiunge don Ernesto – è dedicata alla Beata Vergine con i santi tutelari, mentre le quattro chiese aversane raccontano la storia e la bellezza di un popolo fortemente radicato nella fede cristiana con una grande devozione verso la Madre di Dio: l’Immacolata Concezione fu abbellita dopo la liberazione dalla peste del 1656, la Madonna delle Grazie ingentilita da generosità di grandi famiglie aversane, S.Maria La Nova testimone dell’arte bizantina e barocca fuori porta”.

All’Inaugurazione interverranno mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa; l’arch. Domenico De Cristofaro, Sindaco di Aversa; l’arch.  Salvatore Buonomo, Soprintendente Archeologico, Belle Arti e Paesaggio per le province di  Caserta-Benevento; l’arch. Giuseppina Torriero della Soprintendenza  Archeologico, Belle Arti e Paesaggio per le province di  Caserta-Benevento; mons. Ernesto Rascato. Modererà l’incontro il dr. Stefano Cavallo, Coordinatore del “Censimento delle Chiese” della diocesi.

 

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

 

Cappella del Tesoro delle Reliquie. Edificata nella cattedrale di Aversa dal vescovo Carlo I Carafa intorno al 1621, destinata a custodire le reliquie insigne dei santi venerati nella città.

Ha una ricca decorazione pittorica con una complessa stratificazione, che fa da cornice agli armadi in legno dorato che contengono i busti e i reliquiari, come il famoso  Reliquiario della Sacra Spina . Interessanti i risultati del censimento: l’altare in marmo  commissionato al marmoraro Giacomo Massotti nel 1778, mentre  il paliotto eseguito dallo scultore napoletano Giacomo de Vivo, allievo di Giuseppe Sammartino.

 

Chiesa dell’Immacolata Concezione, sede dell’omonima Confraternita, costruita alla fine del sec. XVI. Ha una bella facciata ed interno barocco. La decorazione pittorica fu realizzata a partire dal 1605, con tele riferibili ai pittori aversani  Carlo e Nicola Mercurio; l’altare maggiore capolavoro del maestro marmoraro napoletano Aniello Gentile. Interessantissimo  il soffitto ligneo a cassettoni, del XVII secolo, con i simboli mariani dell’Immacolata Concezione.

 

Chiesa  S. Maria delle Grazie. Denominata anche Visitapoveri, sede dell’omonima Confraternita, fu edificata  nel  XVI secolo per iniziativa della nobildonna Porzia Abenavolo . L’interno presenta un  affresco trecentesco raffigurante la Madonna col Bambino. Gli altari, l’affresco trecentesco appena citato, il pavimento maiolicato e la cantoria dorata provengono dalla chiesa del Carminiello, demolita nel 1922.

Chiesa S. Maria della Pietà. Situata all’ingresso del borgo di Savignano, si affacciava sulla piazza Vittorio Emanuele. Accanto alla chiesa era usanza erigere la forca dove venivano eseguite le sentenze capitali comminate dal Tribunale di Campagna. Dal 1942 è sede della Confraternita dell’Angelo Custode. Sull’altare maggiore in marmo una pregevole cona lignea incornicia una tela raffigurante la Pietà (sec. XVIII). Al di sotto della tela è emerso un affresco più antico, purtroppo assai deteriorato, con un’altra raffigurazione della Pietà (sec. XV).

Chiesa S. Maria la Nova. Eretta nel sito di un’antica cappella, fuori le mura della città, tra il monastero di s. Biagio e l’abbazia di s. Lorenzo. Costituita in parrocchia nel 1597 dal vescovo Pietro Orsini.

L’attuale chiesa a navata unica presenta un ambiente dalle linee sobrie, scandito da una semplice decorazione di impronta classicista. All’interno sono notevoli soprattutto l’imponente retablo ligneo ed il polittico di Giovan Tommaso Montella (1611), che fa da cornice ad una Icona- affresco  raffigurante la Madonna col Bambino (sec. XIV).

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Redazione

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