(VIDEO) Cenone Capodanno 2017, più controlli della Guardia Costiera nel Napoletano

Si sta concludendo in queste ore l’operazione complessa della Guardia Costiera “COUNTDOWN” che – da inizio dicembre – ha visto impegnati tutti i Comandi territoriali del Corpo nei controlli lungo l’intera filiera ittica, dal mare ai principali mercati ittici della penisola, fino alla tavola dei consumatori, per evitare che nei cenoni degli italiani possano trovarsi prodotti ittici pescati e commercializzati illegalmente, a seguito della crescente richiesta che si registra in corrispondenza delle festività.

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L’operazione “COUNTDOWN” ha visto così il personale del Corpo operare al fine di tutelare gli “anelli più deboli” della filiera ittica, ovvero le specie ittiche sottoposte a particolare protezione, il consumatore finale – per evitare possibili frodi ed assicurare un prodotto sempre tracciabile e sicuro – fino agli onesti professionisti del settore, che con sacrificio adempiono agli obblighi di legge proponendo prodotti certificati e di qualità.

La catena operativa disposta a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, interfaccia periferica, operativa e amministrativa, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha permesso nel solo mese di dicembre di effettuare circa 10.000 controlli lungo l’intera filiera commerciale, con impiego di mezzi aerei, navali e nuclei subacquei della Guardia Costiera, coinvolgendo circa 5.500 tra uomini e donne del Corpo. Ciò ha portato a circa 400 provvedimenti di sequestro attraverso i quali è stato impedito che oltre 40 tonnellate di prodotto ittico, non idoneo al consumo umano e dal valore commerciale stimato in circa 600.000 euro, giungessero sulle tavole del consumatore, che si aspetta invece un prodotto sicuro e di qualità garantita.

Nell’ambito dell’attività anzidetta a livello regionale, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Campania, agli ordini dell’Ammiraglio Arturo Faraone, e del relativo centro di controllo area pesca e con le capacità operative dei singoli comandi periferici chiamati ad intervenire, è stato possibile portare alla luce il seguente quadro:

  • 157 illeciti amministrativi per mancanza di elementi di tracciabilità del prodotto, errata o mancata etichettatura per un totale complessivo di sanzioni irrogate di euro 261.459 (duocentosessantunomila, 459);
  • Circa 22 tonnellate di prodotti ittici sequestrati sia freschi che congelati, in cattivo stato di conservazione che costituiscono, di fatto, attentato alla salute pubblica e frode in commercio;
  • 54 notizie di reato accertate ed altrettante persone deferite all’Autorità Giudiziaria;
  • 11 soggetti tratti in arresto nell’ambito delle attività di controllo per la pesca di frodo dei datteri di mare;
  • Sequestro di circa 540 kg di datteri di mare (lithophaga-lithophaga), ricercatissima specie di mollusco, che vive nella maggior parte dei fondali marini rocciosi e la cui cattura comporta la necessaria distruzione delle rocce con un conseguente importante  danno ambientale.

L’operazione in ragione della vastità del suo raggio d’azione e degli eccezionali risultati conseguiti è stata possibile attraverso una virtuosa sinergia operativa tra le diverse componenti della guardia costiera operanti nell’ambito del territotio campano. Significative in tal senso le operazioni con cui sono stati sgominati impianti abusivi di molluschi e astici illecitamente detenuti e pronti per essere immessi nel circuito commerciale natalizio.

Inoltre a conclusione di un’attività di intelligence sono state identificate e denunciate 13 persone per attività di prelievo del dattero di mare (azione vietata per l’utilizzo di martelli che spaccano la roccia, producendo danni irreversibili all’ecosistema marino). Il complesso delle operazioni ha così consentito di sottrarre alla disponibilità degli ignari consumatori prodotti sofisticati e/o contraffatti e pertanto pericolosi per la salute umana nonche’ di assicurare alla giustizia i responsabili di danni all’ecosistema marino.

A Napoli e a Pozzuoli, grazie all’attività di polizia condotta lungo la filiera della pesca ed il monitoraggio del territorio, è stata accertata la presenza di un impianto abusivo – completo di circuito idrico di riciclo dell’acqua –, ove è stato rinvenuto un ingente quantitativo di molluschi (tra cui datteri di mare, specie la cui cattura è assolutamente vietata) e astici illecitamente detenuti e pronti per essere immessi nel circuito commerciale natalizio.

A Castellammare di Stabia, infine, a conclusione di un’attività di intelligence condotta dal personale della Capitaneria di porto, sono state identificate e denunciate 13 persone, delle quali una tratta in arresto per attività di prelievo del dattero di mare nella zona della costiera sorrentina. L’anzidetta attività vietata di prelievo del pregiato molluschi porta i subacquei ad utilizzare martelli che spaccano la roccia, producendo danni irreversibili all’ecosistema marino.

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Redazione

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