Aversa. Gordon: “Sindaco chieda comitato ordine e sicurezza pubblica”
“Il sindaco chieda subito una riunione straordinaria del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica perché l’escalation della microcriminalità nella nostra città sta assumendo proporzioni preoccupanti contro cui bisogna dare una risposta ferma e immediata”. A chiederlo è la dottoressa Teresa Gordon, prima dei non eletti del Partito Democratico alle scorse amministrative insieme al gruppo consiliare al termine di un confronto con il gruppo in consiglio comunale composto da Marco Villano, Elena Caterino e Alfonso Golia.
“La sfiducia dei cittadini sta provocando indifferenza e in alcuni casi addirittura atteggiamenti predatori verso gli altri e le risorse pubbliche, psicologicamente l’atteggiamento di sfiducia nel prossimo è proprio di società dove non conviene o non è possibile cooperare con gli altri, società cioè estremamente povere e/o dove le istituzioni sono organizzate in modo da scoraggiare la cooperazione. Aversa non può essere tra queste!! Purtroppo non passa giorno senza leggere notizie di cronaca nera che riguardano la nostra città. Ci sono stati furti nelle abitazioni e in un caso si è rischiato che ci scappasse il morto, non si contano più i raid contro le attività commerciali, anche quelle in pieno centro cittadino, così come non si contano più gli arresti per spaccio di droga. La Paura e la sfiducia stanno prendendo il sopravvento! E’ un quadro allarmante che esige una risposta immediata e coordinata di tutte le istituzioni. Non si possono e non si devono lasciare sole le forze dell’ordine e la magistratura nella loro quotidiana azione repressiva bisogna mettere in campo azioni che contribuiscano a contrastare la recrudescenza criminale, mettere la testa sotto la sabbia non serve e negare una situazione emergenziale. Insieme ai consiglieri Villano Marco, Elena Caterino e Alfonso Golia- continua la Gordon- crediamo che per il nostro territorio bisogna stabilire immediatamente la fiducia tra le persone su base egalitaria così da poter facilmente diventare veicolo di reciproca solidarietà, potenziare le rete di videosorveglianza, misure concrete di contrasto della povertà e una costante azione formativa ed educativa a partire dalle scuole primarie per diffondere e far affermare la legalità. Una volta appresa, la sfiducia negli altri può perpetuarsi nel tempo, ed essere trasmessa fra generazioni al pari di altri valori culturali. Naturalmente, non tutte queste azioni sono di competenza comunale ma senza un’amministrazione cooperante su questo fronte è difficile far in modo di trasformare il dato percettivo e reale di vivere in una città sicura e solidale”.