Caserta. Sospetto caso meningite all’ospedale: negativi test meningococco
Ai fini di una corretta ed obiettiva informazione in esito al ricovero del 10/01 u.s. ed alla conseguente diagnosi di esclusione di meningite da meningococco, già oggetto di comunicato stampa dell’AORN in data 11/01/2017, la Direzione Sanitaria dell’AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, precisa quanto segue:
Nel primo pomeriggio (15:03) del 10 gennaio è stata trasferita al pronto Soccorso di questa Azienda Ospedaliera una donna di anni 78 proveniente da una struttura sanitaria convenzionata.
In Pronto Soccorso è stata accettata con la seguente diagnosi d’ingresso “… stato di agitazione e confusivo, pregressa infezione da herpes zoster e stato febbrile…”; precauzionalmente veniva posta immediatamente in isolamento.
E’ stata richiesta la consulenza dello specialista infettivologo il quale, per dirimere ogni dubbio di una possibile patologia infettiva cerebrale, praticava immediatamente la rachicentesi e richiedeva l’effettuazione dell’analisi del liquido cefalorachidiano nonché una TAC cerebrale.
Alle ore 23:02 perveniva il riscontro laboratoristico (richiesto alle ore 20:22) con il seguente esito: Ric. Antigeni Batt. (liquor) Negativo per Strepto di gruppo B, H. Influenzae tipo b, S. pneumoniae, N. Meningitidis ABCY W135, E. Coli K1 (test al lattice). Sono risultati, pertanto, negativi i test per infezioni batterica ed in particolar modo per il meningococco (unica meningite contagiosa) e per la quale oggi vi è una forte attenzione mediatica.
Il quadro clinico e gli esami microbiologici effettuati facevano propendere per una diagnosi di sospetta encefalite. In seguito alla mancanza di disponibilità di posti letto all’interno dell’Azienda Ospedaliera, alle ore 01:33 veniva comunicata la disponibilità di posto letto in Terapia Intensiva da parte del Presidio Ospedaliero Cotugno di Napoli e, pertanto, si procedeva al trasferimento della paziente presso il predetto nosocomio, dove è attualmente ricoverata.
Per quanto riguarda l’uso delle mascherine di protezione da parte degli operatori del Pronto Soccorso è doveroso rappresentare ai non addetti ai lavori che l’utilizzo delle stesse è obbligatorio per coloro che hanno contatto diretto con i pazienti e quindi, a maggior ragione, per il personale sanitario che lavora in Pronto Soccorso. Infine si precisa che, come chiarito precedentemente, è stato effettuato un unico trasferimento per carenza di posti letto al Presidio Ospedaliero Cotugno di Napoli.