Napoli. Acque oleose prodotte a bordo: fermata nave portacontainer dalla Guardia Costiera

Nell’ambito del più ampio progetto di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede fortemente impegnato il Corpo delle Capitanerie di Porto, gli uomini della Guardia Costiera di Napoli – Nucleo Port State Control, hanno emesso un provvedimento di fermo ai sensi della Direttiva 2013/38 della Comunità Europea recepita dall’ordinamento legislativo italiano con il D.Lgs 67 del 2015 a carico della nave porta contenitori denominata “Angela” in quanto l’unità presentava gravi carenze in merito al sistema di gestione delle acque oleose prodotte a bordo.

Il provvedimento di fermo emanato in data 29.01.2017 è stato adottato in quanto l’unità, successivamente ad una ispezione approfondita effettuata dagli ispettori PSC risultava essere in condizioni sub-standard secondo le normative internazionali per la sicurezza della navigazione e la difesa dell’ambiente marino.

L’unità porta contenitori è stata infatti sottoposta a fermo a causa delle condizioni in cui versava la sala macchine, in particolare nel corso degli accertamenti venivano individuate gravi irregolarità circa il Separatore Acque Oleose, impianto destinato al trattamento delle acque di sentina il cui malfunzionamento comporta un potenziale sversamento in mare di sostanze oleose fortemente inquinanti per l’ecosistema marino. Inoltre il nucleo ispettivo ha riscontrato una scarsa familiarizzazione dell’equipaggio di macchina e la non conoscenza della lingua di lavoro(inglese) da parte del secondo ufficiale di macchina, requisito fondamentale per poter comunicare efficientemente nei casi di emergenza.

Al momento l’unità risulta ancora ferma nel porto di Napoli, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzati a navigare. L’unità dovrà essere sottoposta ai controlli da parte degli ispettori del Registro di Classifica, responsabile del rilascio della certificazione di sicurezza. Giova ricordare che il Nucleo PSC della Capitaneria di Porto di Napoli, guidata dall’Ammiraglio Arturo FARAONE  ha da sempre  profuso notevoli sforzi nella lotta al fenomeno navi sub-standard  che, in difformità delle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo pregiudizio per la sicurezza della navigazione e la difesa dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano.

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Redazione

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