Napoli. Spari a Forcella, ferita bimba di 10 anni. Coisp: “Tante le criticità”

Una realtà dura con cui quotidianamente ci dobbiamo rapportare” sottolinea Giulio Catuogno segretario generale Coisp Napoli.

La complessità della metropoli napoletana continua ad essere costantemente centrata sulla criminalità. Se il 2016 si è chiuso con una infinita striscia di sangue il 2017 non inizia meglio. Il tragico fatto avvenuto in pieno giorno, nei pressi del mercato della Maddalena a Forcella, dove è noto ci sia un gran numero di commercianti migranti, sia racket, sia camorra, sia quel che sia è comunque una azione che è tesa a dimostrare il cambiamento dell’agire criminale urbano”.

Napoli, come tutte le altre grandi metropoli,  paga quotidianamente il suo pegno per i disagi sociali e le strutturali debolezze economiche ma Napoli è diventato anche un crogiuolo di forme del crimine che continuano ad evolversi in modo rapido generando nuove problematiche connesse alla sicurezza.

“Uscire a far la spesa in un mercatino rionale non può voler dire rientrare in barella” dichiara Catuogno. “Se pensiamo a Forcella pensiamo indubbiamente alla morte di Anna Durante, nel 2004, a tanti ferimenti accorsi negli anni, e non possiamo dimenticare che tra questi vicoli dal 2014 sarebbe attiva la “paranza dei bimbi” che a fine dicembre 2015 avrebbe persino visto una vittima proprio da queste parti”

“Quotidianamente noi della Polizia di Stato abbiamo la richiesta di maggiore sicurezza da parte dei cittadini ma ci troviamo ad affrontare nodi critici e fattori che evolvono, il crimine cambia, non si ha a che fare esclusivamente con la Camorra made in Napoli ma ci si trova dinnanzi a forme criminali differenti nate magari al di là del mare. La sparatoria accorsa oggi a Forcella è indubbiamente un atto criminale, starà ai nostri colleghi scoprirne i motivi e gli attori, probabilmente il blitz è stato studiato per colpire i migranti e magari si tratta di un avvertimento o una resa di conti per del pizzo non pagato fatto sta che indica una maggiore pericolosità”.

“La bambina di dieci anni oggi è rimasta ferita al piede, alla caviglia, ma tutti noi siamo ben consapevoli che poteva accadere di peggio. Napoli cambia, cambia il suo substrato criminale e persino culturale, tante e tanti sono i cittadini che si ribellano a questo genere di situazione. La Polizia di Stato a Napoli fa già tanto, può fare di più ma deve essere messa in grado di agira, per il 2017 ci auspichiamo maggiore attenzione anche da parte del nuovo Ministro che non può rimanere immobile dinnanzi ad una simile situazione” .

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Redazione

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