Portici. Puglia: “La chiusura del Consultorio è ennesimo flop di cattive amministrazioni”
“Non possiamo consentire che il Consultorio di Portici venga ridimensionato per volontà di un ente, la Asl Napoli 3 Sud, che ha deciso di risparmiare sull’affitto dei locali che ospitano uno dei servizi più efficienti del nostro territorio. Non possiamo consentire che vengano perpetrati tagli sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Il Consultorio di Portici è da sempre un riferimento essenziale per migliaia di famiglie, non solo porticesi. Una scelta frutto dell’incapacità della politica locale che in questi anni non ha mosso un dito per impedire la morte del Consultorio”. E’ quanto sostengono il senatore M5S Sergio Puglia e il gruppo del Movimento 5 Stelle Portici.
“Tra le soluzioni al vaglio in questi anni, c’era quella di spostare il Consultorio in via Arlotta, nella struttura del mercato coperto. Una soluzione vanificata dalla inadeguatezza dell’allora sindaco Marrone e della sua amministrazione. Una presa in giro, visti i risultati, le rassicurazioni degli esponenti locali del Pd sulla vicenda. Il rischio, ora, è che il Consultorio venga smembrato in servizi dislocati in diverse sedi sul territorio, con evidenti disagi per i residenti. Il Movimento 5 Stelle è pronto a battersi fin da ora, accanto ai cittadini ed agli operatori sanitari, per impedire che sia perpetrata l’ennesima ingiustizia ai danni dei porticesi, in una città ai primi posti per disservizi e stato di abbandono e mortificata da oltre un decennio di amministrazioni che sono valse solo a fare da vetrina a chi aveva, come unico interesse, la sua personale carriera politica. Gente alla quale la città di Portici presenterà il conto in occasione delle elezioni amministrative della prossima Primavera. Il Movimento – concludono Puglia e il gruppo M5S Portici – è pronto a incontrare il Commissario Prefettizio e la dirigenza dell’Asl per studiare assieme una soluzione rapida alla vicenda Consultorio, valutando anche la possibilità di rimanere negli attuali locali, tenendo conto della disponibilità dei proprietari a ridurre notevolmente il canone di locazione”.