Promozione. Albanova, il dg Vitale: “Piedi per terra, domenica sarà dura”
Morale alle stelle in casa Albanova. La rocambolesca vittoria contro la Virtus Goti, la settima consecutiva, ha portato grande entusiasmo tra i biancazzurri. Attenzione, però, a non sfociare in eccessi di euforia: a gettare acqua sul fuoco ci pensa il direttore generale Giuseppe Vitale, sempre puntuale quando c’è da indossare la tuta da… pompiere. Il dg mette in guardia la squadra e richiama tutti alla massima attenzione in vista dell’ostica trasferta di San Vitaliano, oltre a tessere le lodi di mister Sanchez e a dire la sua sulla corsa alle prime posizioni.
Contro il Goti una clamorosa rimonta dopo lo 0-2 a 18′ dalla fine. “La partita l’ha cambiata mister Sanchez. Ancora una volta abbiamo assistito ad un suo capolavoro. Il mio allenatore, tra le tante virtù, ha una capacità di leggere la partita assolutamente superiore alla norma: sullo 0-2 è passato alla difesa a tre, alzando i due esterni neo entrati Puca e Traoré che di fatto sono stati devastanti. Questa nuova chiave tattica, insieme alle qualità tecniche dei calciatori, ha fatto la differenza, ovviamente anche grazie alla eccellente condizione atletica di cui beneficiamo in virtù dell’ottimo lavoro svolto sin qui dal preparatore atletico Ciro Iodice”.
La squadra ha mostrato compattezza e carattere. “Indubbiamente. Sono qualità essenziali: se non le hai dentro, non puoi raggiungere determinati risultati. Se le hai, invece, occorre che vengano tirate fuori: anche in questo Luigi Sanchez è un maestro. Perché lui, oltre ad allenare i calciatori e la squadra, allena la mente dell’atleta. Considerata la giovane età (39 anni, ndr) sono certo che farà tanta strada, anzi a mio avviso sarebbe già pronto per allenare in serie D. Di sicuro in Promozione, categoria nella quale è un punto di riferimento, dal momento che tanti suoi colleghi gli chiedono consigli e suggerimenti, è fuori categoria”.
Il portale campaniafootball.com ha pubblicato uno studio statistico in base al quale l’Albanova risulta essere la compagine più giovane del lotto delle prime della classe. “Direi un dato significativo. La costruzione della rosa, condivisa con il tecnico e la proprietà, è stata volutamente indirizzata a garantire una pianificazione quantomeno biennale. Il fatto che la squadra stia disputando un campionato di vertice non può che renderci orgogliosi di questa scelta. Oggi, in Promozione e in Eccellenza, la maggior parte delle società tende a fare un mercato finalizzato esclusivamente alla stagione in corso, con un conseguente notevole dispendio di energie finanziarie che, a prescindere dal risultato finale, costringerà nella stagione successiva a ricominciare tutto daccapo. Chiaramente quando punti su un giovane di valore classe ’96, che non è under, i rischi ci sono, perché pur avendo determinate qualità bisogna vedere come interpreta la categoria e come si pone all’interno dello spogliatoio. Ma come ho detto prima, Sanchez è un maestro e sa bene come trarre il meglio da ogni calciatore”.
Dalle sue parole traspare grande stima per il mister. “Rispondo portando ad esempio la partita contro la Virtus Goti. Domenica abbiamo assistito ad un match in cui entrambe le squadre hanno pensato esclusivamente a giocare a calcio. Io che assisto agli allenamenti di Sanchez ho modo di constatare che quanto fatto nei novanta minuti è frutto del lavoro settimanale. Non è come gli altri allenatori che fanno semplicemente riscaldamento e partitina, tutti presi da banali riti scaramantici o urlatori che non sanno stare in panchina, sempre pronti ad aizzare i propri calciatori contro gli avversari”.
Dunque c’è grande sintonia. “Il mister è un gran lavoratore. Ciò che mi ha colpito è stata la sua grandissima competenza, ma soprattutto la professionalità, qualità a cui tengo particolarmente. Lui come me sa bene che il nostro destino è legato esclusivamente al raggiungimento dei risultati. Se vince l’Albanova, vince Sanchez. Per ottenere il successo non è disposto a scendere a compromessi con calciatori, presidenti, dirigenti, addetti e tifosi. Potrebbe sembrare presuntuoso, ma non lo è assolutamente. Anzi: una delle qualità migliori che gli riconosco è quella di saper ascoltare tutti indistintamente. Le discussioni tra me, il presidente e Sanchez, anche accese, ci sono state e ci saranno. Ognuno di noi fa le sue valutazioni, nel supremo rispetto dei ruoli, ma alla fine si arriva sempre ad una decisione condivisa perché tutti noi vogliamo solo e soltanto il bene dell’Albanova”.
Casoria e Cicciano. Chi teme di più nella corsa alle prime posizioni? “La Maddalonese. Si è rinforzata tantissimo. La società ha investito molto, il parco calciatori è di primissimo livello e mister Sannazzaro è un allenatore capace. Mi risulta che nel lotto degli allenatori in corsa per i primi posti solo lui e Sanchez abbiano già vinto un campionato di Promozione, per cui è assolutamente preparato a gestire le criticità di un torneo di vertice. In chiave playoff la Maddalonese sarà un osso duro per tutte e potrebbe essere il vero arbitro del campionato”.
Domenica pomeriggio l’insidiosa trasferta di San Vitaliano. “Insidiosa, appunto. Ricordo alla squadra che dopo la vittoria col Casoria incappammo in due sconfitte contro Club Ponte e Santa Maria la Fossa. Non aggiungo altro”. Procede intanto la preparazione al match di domenica, in programma alle ore 15 al Comunale di San Vitaliano. Nell’amichevole contro l’Hermes Casagiove, l’Albanova si è imposta per 4 a 1 grazie alle reti di Di Pietro, Puca, Diana e ancora Di Pietro.