Vent’anni fa moriva Ivan Graziani, la chitarra rock della musica italiana
La notte tra il 31 dicembre 1996 e il primo gennaio 1997 moriva a soli 51 anni Ivan Graziani, icona e mentore inconsapevole di una generazione di artisti che hanno attinto ispirazione e contenuti dal suo repertorio di ballate e rock.
l primo gennaio di vent’anni fa, una malattia incurabile si portava via Ivan Graziani, uno dei personaggi più originali della musica italiana. Fumettista, scultore, scrittore, chitarrista e cantautore, ha rappresentato l’anomalia nella musica italiana per la sua spiccata propensione a non essere “catalogabile”. È stato un anticipatore, il primo autentico rocker della musica italiana, con i suoi testi mai banali, colti ma immediati, visionari in parte ma sempre ispirati dalle piccole storie di dettagli di vita, di personaggi raccontati con la cura del narratore e vissuti ancora prima nella sua memoria di adolescente abruzzese. Nato a
https://youtu.be/VEFEmG6BC7U
Teramo nel 1945, al successo era arrivato dopo una lunga quanto preziosa gavetta: l’album che lo rivela nel 1977 è “I Lupi” dove c’è “Lugano addio”. L’anno dopo pubblica “Pigro” con la celebre “Monna Lisa”, inserito da Rolling Stone tra I cento album italiani migliori di sempre. È il periodo migliore della sua carriera: coronato da album come “Agnese dolce Agnese” e l’ anno dopo da “Viaggi e intemperie” dove c’è “Firenze (canzone triste)”. Poi “Nove, uno degli album che ha amato di più. Dalla seconda metà degli anni ’80, cresce la sua insofferenza nei confronti della discografia che probabilmente fatica ad assecondare un personaggio che rimaneva in bilico tra rock, canzone d’autore e recupero del folklore, considerando anche i mutamenti profondi che l’industria musicale stava subendo con l’avvento degli anni ’90. Nel 1989 escono Ivangarage e l’antologia Segni d’amore, in cui riarrangia alcuni dei suoi successi. Nel 1991 esce l’album Cicli e tricicli e nel 1994 Graziani partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo con il brano Maledette Malelingue arrivando al settimo posto. Nel 1995 esce il secondo disco dal vivo di Graziani, Fragili fiori … livan, con cinque inediti tra cui La nutella di tua sorella, in cui duetta con Renato Zero. È il suo ultimo lavoro. Muore a soli 51 anni, nella sua casa di Novafeltria, con lui vengono seppelliti una delle sue chitarre (una Gibson che chiamava “mamma chitarra”) e il suo gilet di pelle. In memoria di Ivan Nel 2017 Ivan infatti sarà ricordato ed omaggiato con varie iniziative. Il 27 gennaio si terrà al Teatro Comunale di Teramo una speciale edizione del “Pigro” (da una delle sue più celebrate canzoni), l’evento che ogni anno raduna migliaia di appassionati in una serata-tributo con la partecipazione di colleghi famosi di Ivan, ospitati sul palco dai figli, Tommy e Filippo Graziani. A breve sarà annunciato il cast di artisti che vi prenderanno parte. Sempre venerdi’ 27 gennaio, la Sony Music pubblicherà il triplo cofanetto, dal titolo “Rock e ballate per quattro stagioni”, che raccoglie in due CD i “successi” di Ivan e in un terzo, da collezione, alcuni duetti, le collaborazioni, e il materiale originale pubblicato postumo. Un progetto discografico a cui ha collaborato anche la signora Anna Bischi Graziani, che in questi venti anni si è prodigata molto per ricordare l’arte del marito. Tommy Graziani e Gigi Bischi continueranno per tutto il 2017 il tour della cover band ufficiale, “Pigro in Tour”, composta con alcuni musicisti che hanno accompagnato in tour e in studio lo stesso Ivan. ml