Vomero: permane la politica fallimentare per i parcheggi pubblici
“ La politica fallimentare che, da diversi lustri a questa parte, viene condotta dagli Enti locali a Napoli in materia di parcheggi, ha generato in alcune zone, come il Vomero, che hanno un’elevata densità abitativa e con la presenza di un forte indotto commerciale, danni irreversibili, favorendo tra l’altro la speculazione dei privati al punto che oggi per acquistare un box nel cuore del quartiere collinare si possono spendere cifre che in altre realtà consentono di comprare un immobile per destinarlo ad abitazione – afferma Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari -. L’alternativa all’acquisto dei box per la sosta della mole enorme di autovetture private, valutata in alcune decine di migliaia, di proprietà dei residenti dell’area collinare, non esiste, dal momento che i pochi posti che si rendono disponibili per la sosta stanziale nei garage privati comportano esborsi locativi annuali notevoli, se solo si pensi che parcheggiare una sola ora vengono chiesti anche cinque euro. Dunque non resta che la strada con quel che ne consegue per i risvolti negativi sul traffico veicolare “.
“ Di fatto – ricorda Capodanno – mentre siamo ancora in attesa dell’ampio parcheggio pubblico sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si è cominciato a parlare agli inizi degli anni ’80, vale a dire oltre trent’anni fa, senza che mai vedesse la luce, persa l’occasione di realizzare un altro parcheggio d’interscambio, che era previsto, nel progetto originario della stazione del metrò collinare, sotto piazza Quattro Giornate, bloccato negli anni ’90 il parcheggio meccanizzato interrato in via Ruoppolo, che avrebbe risolto buona parte dei problemi del Vomero e dell’Arenella, consentendo la realizzazione di un’ampia zona a traffico limitato, più di recente, per la ben nota legge della domanda e dell’offerta, alcune aree residuali di terreno di proprietà privata, ancora destinate a verde, sono scomparse per far posto a parcheggi, per lo più realizzati in zone a forte traffico e con strade di ridotte dimensioni, costruendo centinaia di box venduti a peso d’oro laddove altre strade e piazze sono state concesse sempre per la realizzazione di parcheggi privati, che non hanno di certo risolti gli annosi problemi legati alla mole di autovetture che quotidianamente arrivano nell’area collinare della Città “.
“ Le conseguenze sul traffico veicolare e sulla qualità dell’aria sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti – continua Capodanno -. Peraltro è notorio che condizione indispensabile, affinché la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico sulle aree limitrofe, è l’individuazione di zone al contorno da destinare a parcheggi. Tale asserto è tra l’altro testimoniato dalle palesi esperienze negative della pedonalizzazione, sempre al Vomero, di via Scarlatti, con un forte incremento di traffico sulla parallela via Cimarosa, e, più di recente, di via Luca Giordano con l’intasamento costante di piazza Medaglie d’Oro, di piazza degli Artisti e delle strade collegate, proprio per la mancanza di parcheggi di destinazione in prossimità delle aree interdette al traffico veicolare “.