Accorpamento ACI-PRA, protesta lavoratori ACI Informatica al Ministero Pubblica Amministrazione

Questa mattina, mercoledì 22 febbraio 2017, le lavoratrici ed i lavoratori di ACI Informatica hanno organizzato un presidio presso il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.

Tale presidio si è reso necessario alla luce dello schema di decreto legislativo presentato dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti in virtù della delega presente all’art. 8 comma 1 lettera d) della legge 124/2015 di riforma della Pubblica Amministrazione. Infatti la bozza di decreto in oggetto realizza l’obiettivo del documento unico di circolazione attraverso disposizioni che determinano una soppressione di fatto dell’archivio PRA con conseguente perdita degli oltre 500 posti di lavoro di ACI Informatica (che realizza in house i servizi informatici di ACI/PRA) e problemi occupazionali per altre centinaia di lavoratori e lavoratrici delle altre società controllate dall’ACI e dell’indotto.

Tale perdita dei posti di lavoro significa, peraltro, anche il depauperamento del patrimonio pubblico  delle professionalità e competenze costruite in oltre 40 anni di attività e che costituiscono un’eccellenza nel panorama delle aziende pubbliche innovative, tanto che abbiamo dichiarato la piena disponibilità a realizzare, in parte anche gratuitamente, le attività informatiche della Motorizzazione oggi in grave stato di sofferenza come denunciato dalla stessa Corte dei Conti.

Inoltre quanto proposto dal MIT determina la perdita per il cittadino automobilista dei servizi erogati dai PRA per le pratiche automobilistiche e non presenti nelle attività della motorizzazione, solo a titolo di esempio: dalla possibilità di pagare a vista con moneta elettronica o in contanti (mentre rivolgendosi alla Motorizzazione bisogna andare a pagare agli uffici postali) ai servizi a domicilio per gli utenti non deambulanti. Questo degrado dei servizi comporterà per l’automobilista la necessità di rivolgersi alle agenzie private con un aggravio di costi di circa 100€ a pratica, ALTRO CHE RISPARMI PER IL CITTADINO!!

Infine l’eventuale adozione di tale decreto produrrebbe un danno al bilancio dello Stato sia per mancati introiti derivanti dalla soppressione dei bolli per oltre 170milioni l’anno, sia per il trasferimento dei dipendenti dell’ACI nel conto economico dello Stato mentre oggi si autofinanziano e non fruiscono di alcun stanziamento dello Stato.

Nel corso del presidio una delegazione della RSU di ACI Informatica è stata ricevuta dal Ministero rappresentato dal vice capo di gabinetto dott. Rana e dalla segretaria particolare della Ministro on. Madia, dott.ssa Testa. In tale incontro la delegazione dei lavoratori, dopo aver premesso la piena condivisione dell’obiettivo del documento unico di circolazione, ha rappresentato, con dovizia di particolari rispetto al testo dello schema di decreto, le osservazioni sopra riportate e preannunciato forti e determinate iniziative di lotta qualora il Consiglio dei Ministri dovesse licenziare tale schema di decreto.

La delegazione del Ministero ha raccolto le nostre osservazioni e ha dichiarato che le rappresenterà al Ministro per una valutazione propedeutica ai lavori del Consiglio dei Ministri.

La delegazione del Ministero ha voluto sottolineare la volontà della Ministro on. Madia, già rappresentata ieri 21 febbraio in un apposito incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e con i vertici ACI, che dal decreto NON DEVONO DERIVARE PROBLEMI OCCUPAZIONALI.

La delegazione del Ministero ha inoltre confermato la disponibilità a mantenere aperto il confronto con le rappresentanze dei lavoratori, con un contatto programmato già per oggi pomeriggio.  Al termine dell’incontro le lavoratrici e i lavoratori di ACI Informatica in presidio hanno giudicato positivamente l’impegno a tutela dei posti di lavoro assunto dalla Ministro on. Madia, ma hanno altresì sottolineato che tale impegno risulterebbe svuotato di senso se venisse confermato lo schema di decreto presentato dal MIT. Pertanto preannunciamo fin d’ora iniziative di lotta senza precedenti qualora il Consiglio dei Ministri non consideri i gravi effetti sulle lavoratrici e i lavoratori che  si produrrebbero con l’approvazione del decreto in oggetto.

La Rappresentanza Sindacale Unitaria di ACI Informatica

Redazione

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