Maddaloni. Prestava soldi ‘a strozzo’: in manette titolare di un noto mobilificio

Nel corso della mattina odierna, i Carabinieri della Stazione di Maddaloni hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti di DI VICO Antonio (cl. ’61), titolare di un noto mobilificio ubicato nel comune di Maddaloni (CE), per i delitti di usura ed estorsione (artt. 644, 629 cp).

La misura cautelare è stata emessa all’esito di un’articolata attività di indagine affidata ai CC di Maddaloni, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE). Le investigazioni hanno permesso di appurare come l’indagato, approfittando dello stato di bisogno economico di alcune persone, originarie dello stesso comune di residenza, avesse prestato diverse somme di denaro, lucrando, con la restituzione di capitale e di cospicui, illeciti, interessi, consistenti somme di denaro. In particolare, il DI VICO si faceva promettere e restituire la somma di Euro 174.501,00, da due sorelle, titolari di un negozio di prodotti casalinghi, quale corrispettivo di un prestito di denaro di Euro 1.000,00 risalente al 2006. La pervicace azione criminale del DI VICO nei confronti delle vittime proseguiva senza soluzione di continuità, procurandosi, egli, ulteriori illeciti vantaggi economici, in ciò agevolato dalla oramai critica situazione economica che stava attanagliando le due sorelle. Infatti, le indagini hanno consentito di disvelare come il medesimo DI VICO avesse costretto le sorelle a vendergli un appartamento di proprietà del valore di 240.000,00, che egli poteva acquistare versando meno di 100.000,00 euro, in tal modo sottraendo dal maggiore importo gli interessi usurari che le vittime avrebbero dovuto corrispondergli.

Le attività di indagine consentivano di raccogliere un grave compendio indiziario in ordine ad altra vicenda di usura, questa volta, ai danni di un vigile urbano; quest’ultimo riceveva, dal DI VICO, in prestito la somma di denaro pari ad Euro 1.000 nell’anno 2008, obbligandosi a restituire la somma complessiva di euro 198.000 a titolo degli interessi usurari stabiliti. La vittima in questione, in una circostanza, chiese all’indagato un documento che attestasse lo stato delle cambiali sottoscritte e, in cambio, riceveva una scrittura privata dalla quale emergeva l’acquisto fittizio presso il suo negozio, da parte del vigile urbano, di mobili per un importo di 39.700,00 Euro, circostanza assolutamente non veritiera; e ciò a dimostrazione della particolare scaltrezza del DI VICO, il quale cercava, evidentemente, di eludere eventuali successivi controlli in sede di ricostruzione della vicenda. Le investigazioni hanno consentito altresì di ricostruire le modalità di riscossione dell’ingiusto profitto adottate dal DI VICO, essendo emerso come lo stesso fosse aduso a minacciare di morte le vittime ed i rispettivi parenti; oppure intimorirle prospettando la possibilità di ricorrere all’intervento della criminalità organizzata locale.

Le indagini, scaturite dalle denunce della persone offese, sono consistite anche nella effettuazione di perquisizioni domiciliari che hanno consentito l’acquisizione di documenti contabili di straordinario valenza indiziaria, nonché in accertamenti patrimoniali svolti dalla IV Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta. Infatti, contestualmente all’esecuzione della misura cautelare personale, si è proceduto al sequestro preventivo, a carico del DI VICO, della somma di Euro 180.000,00, pari ai profitti realizzati ai danni dei malcapitati. Il destinatario del provvedimento, espletate le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Redazione

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