Di Maio all’Ordine dei Giornalisti: “Certa stampa ci diffama, ecco i nomi”

“La libertà di stampa è un valore irrinunciabile per ogni Paese democratico. Ma altrettanto irrinunciabile è il rispetto della verità a cui ogni giornalista, per deontologia ed etica professionale, dovrebbe attenersi. In questi giorni abbiamo assistito a uno spettacolo indegno da parte di certa stampa, che ha usato la vicenda di una polizza a vita intestata a Salvatore Romeo, e il cui vero beneficiario è lui stesso tranne nell’ipotesi estremamente improbabile della sua morte, per infangare e colpire in maniera brutale la sindaca Virginia Raggi e l’intero M5S”. Comincia così la lettera che il vice presidente della Camera Luigi Di Maio ha consegnato al presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino nel corso di un incontro a Montecitorio. “Lei Presidente mi invita a non generalizzare un’intera categoria, ma a segnalarle i casi di comportamenti deontologicamente scorretti. Eccoli qui di seguito, con nomi e cognomi”, si legge nella lettera che elenca alcuni casi giudicati dal Movimento come diffamatori.

“L’operazione di discredito nei confronti della Raggi è iniziata ben prima che il Movimento 5 Stelle vincesse le elezioni a Roma: lo sapevamo ed eravamo preparati a questo, ma oggi si è toccato un limite che è nostro dovere denunciare”, attacca Di Maio che, nella lettera pubblicata su Facebook, allega alla lettera “nomi e cognomi”, date, testata e testi dettagliati degli articoli messe sotto accusa dal Movimento. Articoli che non riguardano solo Raggi. “All’elenco si aggiungono gli articoli pubblicati oggi da Corriere della Sera e Repubblica, in cui io stesso vengo tirato in ballo,nonostante avessi già smentito tutto a dicembre 2016, con illazioni diffamatorie che non trovano riscontro nei fatti”, scrive Di Maio citando due articoli usciti su Corsera e La Repubblica.

(ANSA)

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Redazione

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