Napoli. Puglia: “De Magistris per comizi mentre periferia Est brucia come la Terra dei Fuochi”
“Mentre nel famigerato Bronx di San Giovanni a Teduccio l’attività di riqualificazione del Comune di Napoli si limita a sostenere un artista di strada e il suo murale di Maradona, nell’intera periferia orientale è da giorni sotto assedio di roghi di rifiuti che avvelenano l’aria esattamente come accade da anni nel perimetro della Terra dei Fuochi. A nulla sono valsi i nostri appelli a bonificare una vasta area che da anni si caratterizza per la presenza di discariche a cielo aperto di rifiuti di ogni tipo. Le nostre denunce, accompagnate da dossier fotografici, sono sbattute contro la spocchia di un sindaco che continua ad avere una vista che non va oltre il perimetro della city e della Ztl del Lungomare. Nel frattempo quei siti di spazzatura vanno in fiamme ogni giorno nella VI Municipalità (Barra, Ponticelli, San Giovanni) e nel territorio del comune di Volla, riversando nell’aria i veleni sprigionati dalla combustione di materiale di risulta, pneumatici, plastica, eternit e ogni genere di rifiuto di tipo speciale”. E’ quanto denunciano il senatore del Movimento 5 Stelle Sergio Puglia, il consigliere M5S della Città Metropolitana Danilo Cascone e i consiglieri M5S della Sesta Municipalità.
“Dal palco del congresso fondativo di Sinista Italiana, il sindaco dei fallimenti ha urlato a gran voce che bisogna dare priorità ‘a chi si puzza di fame’. Ignaro che c’è chi, nella sua città, si sta ammalando per la puzza nauseabonda e letale prodotta dai roghi di discariche che circondano la periferia in cui vivono. Una situazione denunciata in due distinte interrogazioni al presidente della VI Municipalità e a firma dei consiglieri M5S Natullo, Formisani e Longobardi, che hanno segnalato lo stato di abbandono di importanti arterie (via Argine, via Scarpetta, via Coppi, via Mario Palermo, via Virginia Wolf e molte altre), oltre che la presenza ai margini di esse di spazzatura e cumuli di sterpaglie. Un dramma snobbato dal sindaco di Napoli, più preoccupato a fare comizi per garantirsi una futura poltrona a suon di promesse da marinaio che si confondono con battute di spirito. Come quella sulla differenziata da portare sopra la soglia del 75%, o quella sul reddito di cittadinanza urlata durante la sua campagna elettorale e poi misteriosamente scomparso. O quella, tra le più infelici, sulla città che si unisce alle periferie. Le stesse periferie nelle quali si rischia di morire per inalazione di veleni e nel disinteresse di chi è responsabile della incolumità e della salute dei cittadini”.