(VIDEO/FOTO) Casal di Principe. I Casalesi imponevano anche il gioco online agli esercenti

Nella mattinata odierna, nelle province di Caserta, Napoli, Benevento, Viterbo, Parma e Catanzaro, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 46 indagati responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.), concorso esterno in associazione di tipo mafioso (artt. 110 e 416 bis c.p.), ricettazione (art. 648 c.p.), estorsione (art. 629 c.p.), illecita concorrenza con minaccia o violenza (513 bis c.p.), intestazione fittizia di beni (art. 12 quinquies D.L. 306/92), associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti (artt. 73 e 74 D.P.R. 309/90), detenzione illegale di armi (art. 10 L. 497/74), tutti aggravati dal metodo mafioso e commessi per agevolare il Clan dei Casalesi (art. 7 L. 203/91).

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Intervista al Capitano Simone Calabrò, Comandante Compagnia Stazione Carabinieri – Casal di Principe


L’indagine, condotta da agosto 2014 a dicembre 2016, mediante attività tecniche, dichiarazioni testimoniali delle vittime di estorsione, escussione e analisi delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia ha consentito di:

  1. ricostruire l’articolazione di un’associazione di tipo camorristico, operante nei comuni dell’Agro Aversano, riconducibile al clan dei casalesi-fazione Schiavone-Venosa il cui reggente pro-tempore era Venosa Raffaele, divenuto collaboratore di giustizia a seguito dell’arresto operato dalla stessa Polizia Giudiziaria nel maggio 2015 per il duplice omicidio Pagano-Coviello;
  2. individuare tutte le attività illecite con cui veniva alimentata la cassa del clan cosicché il reggente fosse in grado di procedere mensilmente al pagamento degli “stipendi” che venivano consegnati ai figli o alle mogli dei detenuti al 41bis, tra i quali figura Francesco Schiavone, alias “Sandokan” capo storico del Clan dei Casalesi, che riceveva la propria mensilità per il tramite del figlio Walter, detto “la capra”, tratto in arresto oggi per il reato di associazione di tipo mafioso.Tali attività erano:
    – estorsioni ai commercianti operanti nel territorio di egemonia;- imposizione dell’installazione di slot machine distribuite dalla società prescelta dal clan, i cui referenti, che sono indagati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, versavano una quota per ogni apparecchiatura installata in cambio del monopolio;- gestione diretta del profilo di amministratore di una piattaforma di poker on line denominata DBG Poker da parte di Mary Venosa, figlia del reggente, e Verrone Giuseppe, uomo di fiducia del capo clan e all’epoca fidanzato di Mary, che si occupava anche di ritirare la percentuale dei proventi dai titolari dei bar ai quali la piattaforma era stata imposta;- istituzione di una bisca clandestina all’interno di un bar di Casapesenna il cui titolare, indagato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, in accordo con il Clan, durante l’orario di chiusura organizzava partite del gioco della “zecchinetta” percependo da parte del Clan una percentuale sui guadagni;

    – reinvestimento di parte dei guadagni illeciti nell’apertura di un bar a San Cipriano d’Aversa intestato fittiziamente ad un prestanome incensurato;

    – controllo delle piazze di spaccio del territorio. Venosa Raffaele aveva organizzato una vera e propria associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti nella quale i gestori delle piazze di amnesia e marijuana, in cambio del monopolio nella propria Zona e della protezione garantita dal clan, dovevano rifornirsi direttamente dall’associazione camorristica, mentre quelli impegnati nello spaccio di cocaina dovevano versare una quota fissa settimanale.

  1. Trarre in arresto, nel corso dell’attività, 4 persone per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e 3 per detenzione illegale di armi.

MISURA CAUTELARE DELLA CUSTODIA IN CARCERE:

VERRONE Giuseppe, inteso “peppe a lutamm” “peppe a mutandonato ad Aversa il 03.10.1984;
VENOSA Giuliano, nato San Cipriano d’Aversa il 16.01.1972;
D’ERRICO Angelo, inteso “martelluccio”, nato a Frignano (CE) il 24.08.1953;
SCHIAVONE Francesco, detto “Sandokan”, nato a Casal di Principe (CE) il 03.03.1954;
SCHIAVONE Walter, detto “la capra”, nato a Loreto il 19/10/1981;
CANTIELLO Salvatore, detto “Carusiello” nato a Casal di Principe il 18.01.1970;
CANTIELLO Antonio, nato a Caserta il 10.04.1995;
CERULLO Anna, nata a Casal di Principe il 18.08.1973;
BIANCHI Giuseppe, nato a Casal di Principe il 12.04.1978;
VENOSA Silvana, nata a Santa Maria C.V. i 16.05.1977;
PACIFICO Dionigi, nato a Casal di Principe il 07.10.1962;
PACIFICO Ettore, nato a Napoli il 07.07.1987;
BIANCOAugusto, nato a Casal di Principe il 26.12.1963;
CAMMISA Anna, nata a San Cipriano d’Aversa il 30.01.1969;
VENOSA Teresa, nata a San Cipriano d’Aversa il 04/06/1973.
VENOSA Luigi, detto “o cocchiere” nato a San Cipriano d’Aversa il 2011.1953;
SIMONETTI Angelina, nata a Casal di Principe il 26.04.1954;
VENOSA Antonio, nato a San Cipriano D’Aversa il 02.07.1979;
DIANA Raffaele, detto “Rafilotto”, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 16.09.1953;
DANA Michele, nato a Caserta il O7.10.1985;
DE FALCO Salvatore, detto ”Salvatoriello” nato a Caserta il 08.06.1988
ESPOSITO Francesco, detto “franco”, nato a Napoli il 09.07.1955;
GALLO Giovanni, nato a Napoli il 31.03.1979;
NAVARRA Giuseppe, detto “Peppe Marano””peppe o’ nero”, nato a Napoli il 13.02.1977;
ROSSI Salvatore, nato a Napoli il 06.07.1980;
MICILLO Carmine, nato a Villa Literno il 25.08.1953;
D’AMBROSIO Gennaro, inteso “o”zio” nato ad Aversa il 21.05.1974;
D’AMBROSIO Massimiliano, nato a Casaluce il 12/06/1981;
PICONE Pasquale, nato a Caserta il 01.07.1980;
FRATTOLUSO Salvatore, nato ad Aversa (CE) il 08.11.1982;
MICILLO Raffaele, nato a Napoli il 20.12.1979;
PRECE Angelo, detto “o’caivamese” nato a Acerra (CE) il 17.06.1983;
PINTO Mario, nato a Napoli il 23.07.1986;
PAGANO Saverio, nato a Napoli il 06.02.1987;
PELLEGRINO Vittorio, nato ad Aversa (CE) il 01.07.1990;
DE CICCO Michele, nato ad Aversa (CE) il 13.12.1986.
D’ANGIOLELLA Michele, inteso “settecapelli”, nato a Caserta il 15.01.1993;
GABRIELE Giovanni, nato a Napoli il 11.06.1978;
BIANCHI Mario, inteso “oscignon”, nato a Napoli il 03.07.1976;
GAROFALO Antonio, nato a San Cipriano d’Aversa il 22.10.1965;
VENOSA Massimo, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 30/01/1976;

MISURA CAUTELARE ARRESTI DOMICILIARI:

MENNILLO Angelo, nato ad Aversa il 29.01.1988;

MISURA CAUTELARE DIVIETO DI DIMORA NELLA REGIONE CAMPANIA:

VENOSA Maria, intesa “Mary” nata ad Aversa il 02/06/1990;

 

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