Carne, Coldiretti: “No a quella “USA” agli ormoni. In Campania razze storiche”

La presunzione statunitense di imporre a cittadini europei la carne trattata con ormoni trova contrari il 98% degli italiani che non vogliono correre il rischio di consumarla. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/IprMarketing divulgata in occasione della diffusione delle indiscrezioni sulla nuova lista di prodotti italiani ed europei sui quali l’amministrazione Usa sta valutando di imporre dazi punitivi del 100%, come ritorsione al divieto comunitario di importazione della carne di manzo trattata con ormoni per garantire la salute dei cittadini europei.  Il divieto europeo di far entrare sul proprio mercato carne trattata con ormoni risale – sottolinea la Coldiretti – agli anni 80 ma nel 1996 gli Stati Uniti e il Canada hanno presentato il ricorso al Wto con il quale è iniziata una lunga battaglia con alti e bassi che sta portando ora gli Usa a definire una lista di prodotti da colpire. L’obiettivo – spiega la Coldiretti – è individuare particolari prodotti e Stati membri dell’UE da assoggettare all’imposizione di dazi supplementari fino al 100% del loro valore come era già avvenuto in passato, dal 1999 al 2011, quando a farne le spese erano state le conserve di pomodoro, carne suina, il formaggio francese Roquefort, acqua minerale, cioccolato e succhi di frutta.

“Siamo molto preoccupati – spiega Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – dal continuo tentativo di riportare l’agricoltura ai tempi bui del passato. Sulla produzione di carne abbiamo vissuto anni difficili, che hanno cambiato per sempre le attitudini al consumo. Pensiamo solo alla vicenda della mucca pazza. Oggi la nostra produzione è in grado di esprimere una qualità altissima, rispondente ai bisogni nutrizionali e rispettosa del benessere animale. Il settore della zootecnia da carne della Campania negli ultimi anni ha mostrato evidenti segnali di cambiamento in positivo. Le principali razze bovine da carne campane sono la Chianina, tra le più antiche del mondo e presente in Campania da oltre due millenni, una carne magra dalle eccellenti caratteristiche organolettiche; la Marchigiana, utilizzata in passato per il lavoro nei campi e tra le migliori razze da carne per il basso contenuto di grassi e colesterolo di ottima qualità; la Podolica, tenace e resistente, ha attraversato almeno sei millenni di storia e ha una carne saporita rosso chiara. Dalla selezione delle razze specializzate deriva poi la carne a marchio IGP del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Una crescita interessante interessa la carne di bufala, che possiede ottime caratteristiche nutrizionali”.

Redazione

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