Casal di Principe. Popolo di Centro-Destra contro il sito di compostaggio

“La lotta al sito di compostaggio a Casal di Principe ha smosso un pò il popolo casalese e le anime politiche che lo animano. Dalla lotta al sito sono nati sia un Comitato per il NO al sito di compostaggio che un Movimento Cittadino che ha preso il nome dalle fondamenta di quel che rimane di quel popolo di centrodestra rimasto orfano dei suoi principali attori nazionali e provinciali”.E’ quello che dichiara il direttivo del movimento ‘Popolo di Centro-Destra di Casal Di Principe‘.

“Un elettorato che si è ritrovato solo e disorientato e che oggi sembra trovare uno spiraglio di luce nelle manifestazioni organizzate per la lotta al deturpamento delle bellezze di Casal di Principe che la rendono una città agricola a vocazione ambientalista. Il continuo voler rendere questa parte di regione la pattumiera d’Italia ha risvegliato nei cittadini quel riscatto che ormai mancava da anni e che si riscontra in quella quotidiana vita di paese che ha sempre contraddistinto la cittadina dalle semplici pretese ma che oggi si ritrova a combattere contro il mondo intero che sembra voglia cancellare i casalesi dalla faccia della Terra associando il nome di un popolo a quello di clan camorristici. La voglia di regalare un futuro migliore di quello che oggi si prospetta ai propri figli ha reso le mamme e le donne di questo sempre chiacchierato paese delle vere e proprie guerriere che contrarie all’ennesimo stupro ai danni di questa Terra (un tempo) Felix oggi si ritrovano con il nomignolo di Terra dei Fuochi. Le tematiche che interessano ai cittadini sono quelle che riguardano la salute, l’ambiente e il lavoro, non certamente i rifiuti che sembrano essere diventati oro da quello che la Giunta Comunale e il sindaco in primis vogliono far sembrare. Chi si è fermamente detto contrario a questo scempio è una parte dell’opposizione consiliare guidata dal consigliere comunale Costantino Puocci che tramite petizioni, mozioni e raccolta firme sta creando una diga davanti alla volontà e alla forza mediatica del sindaco di fare come un capriccio questo sito industriale per la raccolta di rifiuti umidi di oltre una quindicina di Comuni. La lotta politica partita da Casal di Principe sta invogliando i cittadini delle altre città vicine tra cui Giugliano, Santa Maria la Fossa, Cancello Arnone e finanche nella distante Rocca D’evandro a dire NO a queste industrie della munnezza che però non comportano vantaggi sostanziali, né economici né occupazionali, alle comunità che le accolgono”.

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Redazione

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