Congresso PD, Valiante: “Orlando e Renzi, due facce della stessa medaglia”
“Continua la favoletta delle inversioni ad U di Michele Emiliano che ormai ascoltiamo ossessivamente da giorni. Insulti all’intelligenza delle persone ed alla sofferenza delle scelte che un tempo, quando i partiti servivano anche ad insegnare la politica, caratterizzavano l’affidabilita’ dell’uomo politico”. Lo dichiara Simone Valiante, replicando alle dichiarazioni di Liliana Ventricelli, sostenitrice della mozione Orlando al congresso del Pd.
“La stessa litania che ascoltiamo da giorni dai sostenitori di Andrea Orlando e di Matteo Renzi, è la prova provata del collateralismo che caratterizza le due candidature. I Giovani turchi, la corrente della quale Andrea Orlando era animatore insieme a Matteo Orfini, oltre che ministro del Governo Renzi, hanno notoriamente incassato politicamente tutto quello che potevano da Matteo Renzi ed ora è difficile spiegare in politica che cosa ci può essere di alternativo. È difficile spiegare anche l’inclusione, quando le loro scelte, come quella della segreteria, hanno sempre determinato l’esclusione degli altri e disastri elettorali; basta vedere gli esempi recenti delle elezioni amministrative delle due città più significative, Napoli e Roma, dove il Pd ha raggiunto il mimmo storico di credibilità e di consensi elettorali. Molti di noi sono ancora in attesa dell’analisi del voto. Un modo strano per includere. L’unica novità di Renzi, invece, è aver sostituito Orlando con Martina. La vera alternativa possibile ad un partito escludente e’ ben nota a tutti e si chiama Michele Emiliano!”.