Napoli. Manifestazione dei lavoratori Gepin Contact contro l’incubo della perdita del lavoro

Sale la preoccupazione ed il rischio degli ex lavoratori di Gepin Contact. Per questo motivo questa mattina gli ex lavoratori della Gpin e le organizzazioni sindacali di categoria CGIL, CISL UIL, hanno indetto in merito a questa penosa vertenza una manifestazione di protesta inscenando una Via Crucis, per le strade di Napoli, simulando  una “Crocifissione”.  Il corteo è partito dal Centro smistamento di Poste italiane, in via Galileo Ferraris e si è concluso in piazza Matteotti. Lungo il percorso, alle “stazioni” della “Via Crucis” sono state riepilogate le tappe della vertenza dei 220 ex lavoratori del Call center, da maggio 2016 senza contratto in seguito alla chiusura della sede.
“Oggi per noi è stato importante tenere questo corteo per le strade di Napoli – dichiara il Segretario della UilCom Campania Massimo Taglialatela. –  Non vogliamo far dimenticare che ci sono circa 350 lavoratori, di cui solo 220 nella sede di Casavatore in provincia di Napoli di Gepi Contact”.
“Sono circa 2 anni – continua il segretario –  che purtroppo questa vertenza va avanti senza una conclusione; per noi è essenziale sensibilizzare tutte le istituzioni, non solo quelle locali, ma anche e soprattutto quelle nazionali. Va bene la data del 4 aprile –  continua il leader della UilCom Campania Massima Taglialatela  -; siamo stati convocati attraverso Teresa Bellanova, viceministro dello Sviluppo Economico; il Governo a questo punto deve farsi carico della questione in atto e deve mettere in campo il suo peso per intervenire su una delle più grandi aziende a partecipazione statale in Italia. Riteniamo paradossale – puntualizza il Segretario – che il Governo consenta ad un’azienda committente che lavora per lo Stato italiano di aver giocato a ribasso dei costi per la committente Poste Italiane; ci troviamo quindi oltre i limiti della ragionevolezza e della serietà. Quindi  si spera e si chiede – oltre tutto – informa il Segretario regionale della categoria – che il 4 aprile finisca questa penosa altalena tra Napoli e Roma con la convocazione del tavolo di trattativa, con la necessaria presenza di una rappresentanza di Poste Italiane. Tutto ciò per dare una valida risposta ai lavoratori coinvolti nella vertenza, soprattutto per garantire la salvaguardia del lavoro e della vita di questi ex dipendenti” – conclude Massimo Taglilatela .
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Redazione

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