Turismo culturale ad Aversa: si può fare
Sempre, e in quest’ ultimo periodo in modo particolare, si è parlato di arte, storia, cultura e turismo per la città di Aversa. Non è cosa semplice per una città come la contea carica di problematicità, eppure con molta buona volontà, spirito di iniziativa, buona conoscenza del territorio tutto può succedere. Accade infatti ad Aversa, che nell’arco di due fine settimana (25/26 febbraio, 4 marzo), in giro siano passati circa 150 turisti fra nostrani, casertani, napoletani.
Tanti curiosi entusiasti di vedere una città così ricca, entusiasti anche di vedere e di vedersi spiegate le storture che emergono da ogni passeggiata culturale che sono sotto gli occhi di tutti quotidianamente. Dal castello Aragonese all’antico borgo di Savignano passando per il museo criminologico che insiste all’interno dell’ex OPG, mattina e tardo pomeriggio, lunghe file di curiosi hanno osservato, ascoltato, fotografato la storia della città attraverso le sue testimonianze visive, apprezzando anche le gustosità aversane dalla polacca di Pelosi ( al tribunale) ai simpatici cocktail dei baretti di via Seggio.
Un circuito virtuoso formato da varie associazioni e non solo che ha portato a tutto questo e che sta lavorando in sincretismo per rendere iterante nel tempo quello che è stato un indiscusso successo in termini di numeri e di qualità. Motrice di questo effetto domino l’associazione Sinopia a cui spetta il compito di coordinamento, voce e ricerca storico e storico artistica nella persona della dott. Grazia della Volpe, con il supporto della Pro Loco dell’Agro Aversano con il dott. Francescopaolo Candigliota, l’associazione Asfodelio, LorodiNapoli con il presidente Carmine Alloca, l’associazione Gaetano Parente con Antonio Santi e Stefania Perugini che sempre aprono le porte della propria casa ( Palazzo Parente) con un’impeccabile accoglienza consentendo di osservare la città dal mirabile belvedere di cui il palazzo gode, con il fondamentale contributo e la disponibilità di semplici cittadini come Giuseppe Scuotri che presso il suo storico palazzo, già palazzo Azzolini, ha consentito di allietare l’itinerario con un intermezzo teatralizzato tenuto da Giovanni della Volpe che ha interpretato il filosvevo Riccardo Rebursa, aspettando per domenica 12 marzo l’associazione fotografica napoletana Scrivendo con la Luce.
Il rapporto con la storia e con le arti può e deve cambiare, cambia nel momento in cui si prende coscienza di quello che ci circonda, di quello che i nostri piedi calpestano ogni giorno e per prendere coscienza di tutto ciò è necessario partire dalla conoscenza di quello che si ha. Senza la conoscenza che parte proprio da questi momenti di aggregazione e di rapporto diretto con i nostri beni nulla potrà maturare nelle coscienze degli individui. Se una sola associazione, con dati alla mano, è riuscita in un solo anno sociale a muovere o meglio a smuovere circa quattro /cinquecento persone, viste le tante associazioni operanti sul territorio ne diviene che … “Si può fare”.