#FreeGabriele, i giornalisti italiani si mobilitano per Gabriele Del Grande
Con loro anche i colleghi delle agenzie, delle televisioni e dei giornali, che hanno ripreso e rilanciato l’appello. Come ha fatto Il Tirreno, che ha dedicato a Gabriele Del Grande la prima pagina di oggi, mercoledì 19 aprile.
Nell’articolo di fondo, il direttore Luigi Vicinanza spiega le ragioni. «Noi stiamo con Gabriele – scrive –. Stiamo dalla parte di un cittadino europeo, italiano, toscano di Lucca trattenuto in Turchia dal 9 aprile senza un fondato motivo dalle autorità di quel Paese».
Come ricorda il direttore Vicinanza, «costa fatica e coraggio» raccontare, come fa Gabriele Del Grande, quello che accade in posti come la Turchia o la Siria, correndo il rischio di «urtare la suscettibilità di apparati a scarso contenuto di democrazia».
Gabriele è ancora bloccato in Turchia, nazione che sta imboccando la via del regime autocratico. Un Paese membro della Nato sempre più lontano dai valori occidentali. «La prima pagina del “Tirreno” di oggi – conclude Vicinanza – è un invito alla mobilitazione, sempre più ampia, affinché un cittadino italiano, nostro conterraneo, sia subito liberato. Contro la violazione dei diritti umani e la sopraffazione poliziesca, siamo per la libertà di pensiero e di espressione. È la nostra cultura, la nostra civiltà: #freeGabriele».